Critica Sociale - Anno III - n. 2 - 16 gennaio 1893

22 CRITICA SOCIALE sO-uttati dal capitale straniero. Guardale i nomi delle principali case induslriali d'Italia; sono quasi tutti ro– rcstieri. A Milnno trionrano gli svh:zeri, nella Sicilia i francesi, nella Venezia gli austrinci, a Napoli gli inglesi, a Li"orno gli americani. L& deviazione dell'Aniene, che scrl'irà. .flla boniftca dell'agro romano meridionale, che porte1'1la Roma la forza di Tentimila canili, è stata impresa d11. una compagnia inglese. H quello che ò peggio, queste case indus1riali, queste compagnie, sono un'appendice di caso estere o portano quindi all'estero il prodotto del loro sl'rultamento in Italia.. Esse pren• dono l'Italia come una colonia e la sfruttano In questo senso. li piccolo interesse individuale non lo sentirà, ma noi come collotth•ità dovremmo essere lutti socia,. listi. Percl1è siccome ora la rorza che ,·ince e che regna non è la. militare. ma la Industriale. noi veniamo di ratto assoggettati. Noi torniamo a.d essere una colonia straniera. Questo ratto non ha solo importa.m:a. come fattore dclrimpo,·erimcnto nazionale. Ila importanza ancl10 in raccia alla coscienza nazionale. So noi socialismo In quanto al flno c'è. come ho dimostrufo, una. gran parto di coscicnzo. quantunque suggestionata dai ratti, noi dobbiamo sentire due volto il desiderio di ribellarci a condizioni che ci abbassano. Non si tratta del vecchio meschino orgoglio nazionale; ma dell'orgoglio legittimo di sentirsi ,•h-ere fra gli altri. Se da noi la spinta ma– terialo dei ratti l:i meno forte che ruori, la spinta. della coscienza. è molto pili potente. . .. Si opporrà. una ultima ragione. Si dirà: da noi c'è l'ìmpoverimen1o, ma non lo srruttamento organiuatoro. Dallo srruttamonto della grande industri" escono gll scamiciati, ma questi scamiciati escono in nre colonne d'esercito: dal male dello sfruttamento ripercosso cscirà un proletariato anche più povero, più tormentato, ma sbandato, disordinato, a.v,•ilìto. È vero: cd ò questa quella parto di ,·erità. la cui luce si vuol gel.lare, come ho dotto, anche su molte r11lsità. Anche do. sola, essa ha un grande ,·alore. Ma costituisce ,·era.mente una negazione della possibilità. del socialismo In Italia, Osser,•iamo subilo che questo ratto, so porta una minor forza noi proletariato, porta. però anche una minor rorza nella classe sfruttatrice. I duo termini sono proporzionali: la gran do forza., la gran,lo compattezza, la grande organiua1.ione del proletariato ha cagione o riscontro in una grnnde forza, in una grande compat• tozzo.,in una grande organizzazione degli sfrutta.tori. La stesso. conseguenza. si ha nelle lotto cho possono esser,·l rra le duo classi. Uno sciopero che In Inghilterra non avrebbe nessun \'alore, che sarebbe ridicolo, può I\Vereun grande signiftcato in Italia.. f~ un fllllO di cui si de\'ono ricordare molti nostri amici pessimisti. Essi si scoraggiano spesso per l'Italia conl'rontando le sta• tistiche degli scioperi, delle organi1.zazioni operaio no– stre, con quelle dell'Inghilterra e della Germani&. Ma dovrebbero pensare che, se il nostro esercito è minore, è minore anche l'esercito che dobbiamo combattere. Noi però consentiamo, dopo questa. ossern1.ziene, tutto il suo ,·a.loroa cotesto ratto. Mache cosa significa essol forse che il socialismo ò impossibile a radicare in Italia l No di certo; perthè contro a questa deduzione sta la negazione categorica dei ratti, sta il grande ratto che Il socialismo In Italia. c'è, e c'ò proprio nelle regioni In cui le condizioni sarebbero pili ostili, nelle regioni proprio ove regna la piccola borghesia, o,·e ,·egeta la piccola propriotà.. Informino le statistiche dei collegi Bibl oteca Gino Bianco do'"e il deputato sociellsta ò riuscito. Cotesto ratto ha un nlore, ma solo in questo senso, che esso significa che l'organi1.1.a1.ione in Italia dO\"Caver metodi speciali di tattica. Noi esamineremo spa.ssionalamento la quo– s1ione quando parleremo, nel prossimo articolo, della organiunzione e dell'a1.iono. del modo di comportarsi degli uomini del partito, degli uomini che vogliono es– sere cielpnrtito, tanto nel Parlamento che ruori. Ed ora che le duo questioni capitali, quella riguardo al ftne, e quella riguardo alla possibilità di una. agita- 1.ioncsocialista in Itali~ sono risolte; noi a. cerlo ,·elloifa ed a certo astuzie possiamo rh·olgere una interroga– zione. Possiamo domandare: - Siete o no soclalista.1 - E se questo ,•ellcità. e questo asluzio risponderanno, invece che con una netta. affermazione o negazione. con il maneggio di un'altra interrogn1.ione, se domande– ranno: - Socialista1 ma in cho senso1 - noi rispon– deremo che distinzioni non ci possono essere. Non ci possono essere distinzioni nè rigul\rdo al fine, nè ri– guardo alle linee capitali della organizzazione: e le distinzioni di tattica, che ad ogni modo non po8sono essere contrarie al movimento generale, sono un am1.ro personale. Noi vi risponderemo cho ,,i comprendiamo, ma p6rò non ,•i ammettiamo. Noi comprendiamo che in questo complicatissimo ambiento materialo e intellettuale mo• clerno, anello le tendenze \'Orso il bene, '"orso i rinno– nmenti sociali possono prendere strade di,•erse, gecondo i temperamenti individuali, secondo gli interessi indi– ,,iduali: noi possiamo rispettare tutte le varietà di questa. tentlenza. unl\•01-sa\e; ma non possiamo ammet– tere per esempio che un pietista. che tentlo alla. rea– zione, od un pa1.zo eho si perde nell'utopia, si chiami o sia accolla to come socialista. Un partito d'azione non è composto solo di aspirazioni ma anche di metodi; anzi il metodo è la parte principale: è ciò che lo co– stituisco partito vil'entc, partito politico. Quindi a ehi non accetta I metodi del socialismo noi dobbiamo ri– spondere: Voi sarete o bonissimo o abilissimo, ma. non do\'efe chiaman·i socio.lista. Certe coso le sappiamo ancor noi. Sappia.mo ancor noi cho nello. Yita, nei destini di una nazione o di un momento storico, quello che predomina. è l'ignoto, l'in • conscio. L'uma.nità giace in un mezzo assopimento come un immenso corpo a milio animo, a mille respiri. Ess.'\ r<•spira.dalle supi,rstizloni, dalle abitudini del passato; respira dal presente variabile od ondeggiante; respira. dcl\'av,•enirc. Correnti l'arie, diverso di ,·ita errano oscuramento a tnwerso a questo grande corpo: i suoi mo"imcnll esterni nell'assopimento accennano conrusa– mente, contrad11ittoriamonte alle soluzioni. Chi le può prevedere l Ma ciò non toglie eho ruomo di par1ito tenti di rare riuscire quella che esso p rererisce: che pill che un ozioso spettatore esso sia.un uomo d'aziono. In un prossimo numero esamineremo la questione della. organizzazione. 01,INOO MAl,A.00D1 Rivolgiamo tmlttltinw. pre(lhiera ai pochi che IJl trovano ancora ;,., tlebito t:er,10 la no3tra ,hn-– '11tinl1Jtra=ione e che non r;,,1,011e1•0 alle circolari loro invl<tte. Se cl tli•1~1111ermmo dal pcrdilem1,o e dalla "Pe•a tiella, r!Moosslono postnlc, im:lamlocl tosto cartolin~aulia per Vln&1.,orto da eui do– tmto, ci t•tm,lermmo tua. 1Jegttalato favore.

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