Critica Sociale - Anno III - n. 2 - 16 gennaio 1893

CRITICA SOCIALE 20 profitto sulla vendita dei biglietti di navigazione. Per quanto infame sia questa spoliazione, che i banchieri osercitano col cambio d1 moneta e con la i:J'i~~ ad\!f~~!Ufa V~,:: ~Ì~~~n li appaga, nè li Essendo gli immigranti bisognevoli di trovare subito alloggio, molti banchieri sono anche t>ropri~ tari di case di alloggio - perocchè la specU11ità di quo.sto Banche italiano sta nelle loro vario ramifi• cationi. Uno dei principali di questi signori ban– chieri hn infatti da dioci a dodici case di alloggio nella via Bowe,11 e adiacenze, nello quali case lo ~m:\trali~ è :.m~=~ co;~~~t~~si:n~i!,u~n~ innumcr(woli spose straordinarie. no~~:nio p~jvi~·~m3!if;'ft~~~.-o~Ì1': J! ~ stato cosi da essa spogliato di tutto il suo danaro. E qui entra in isccna un nuovo nttoro - il pa– drone. Molto s1>0Sso banchio1'0 o padronesonouniti nolln stessa porsona. So ciò non è, ogni banchiere ò il rornitoro di operai 1>0r dioci a venti padroni, dai quali naturalmento ricevo una {>l'Ovvigioneper ogni operai~ rornito. la quale ò chu11nata dritto di botsulura. E cos.l che l'immigrante ò tra.srorito dallo unghie del banchiere alle buono grazio del ~rono, ~!J:i,:;: 0 sind~~ik,.di sfruttarlo ancho p1l1,come Uscito dagli artigli dol banchioro parrebbe che 1'immigraute poto.~ in paco guadagna1'8i la sua vita, misera o pericolosa qual ò <1uolladogli iL'l– liani, per la pericolosa e insalubre natura dei la– ,•ori in cui essi rnngono hnpiegnli; ma no; quei vamr.i1•i non lasciano la loro presa. un~ 1 ~~~~,;:1~·id[~l~i,ao~reli~~pair. 1 1•!li::~~lif~~ ,•oro, dovono 101'0pagare una tassa di 5 a 10 lire al moso. Nò basta. Dopo avol'o lentamente o dui"amento guadagnato pochi dollari - cinquanta o cento - noi lavorare presso lo rerrovie dciii Adlrondacl:s, presso lo fosfo-miniero delle Carohno o lo miniere di carbone in Pensilvanin. l'infelice operaio italiano do,•e ritornare a Nuova York por deposiL·u·lipresso il banchiere, cho, si b..'\dibene., ò per:,onn affatto ir- ~ro>;,~~i~, v?1~~1!uc:r~1~11:~:1,!~~ ~!~o~~iru~~~~i di b:rnchiero in maniera illegalo o in opposizione allo lcg~i sullo Banche. Abbiamo, dunque, Banche senza direttori J>atentati o s0111,.1. ,•isito doj _proposti governativi, le quaU ricevono il dena1'0 piu stenta• fumento guadagnato sulla terra - il denn1'0 pro– \'eoieoto daJ sudore o dal sansuo dei pili sopraf– fatti, OJ>p1'8Mi e miseri schiavi del lavoro. do::itr.°ff1:C::.Ct~ 0 d~~~~chdoel~)rg 1 ;~':5~ 5 d1 questo Banche, cho io visitai in via Mulberry, mi di• co,•a: « Noi non abbiamo nulla a faro col Governo d'America; questa ò Banca italiana. RicC\•inmo de– positi, ma non paghiamo intoressi sovra essi.• Al segretario dalla • Baoc.'\ Darsotti », ancho in via Mulberry, io chiosi: e Com'è cho occo1•1-onotante Banche in que sta local it.\ f • Or bono, c1uantunque nel mio primo entra.re egli avesso parlato inglese, tr'Ovòconvenie nte di ra rmi capire di non potere ar. ratto parlare l'inglese e di non J>Otor quindi ri– spondere alla mia domanda. Essen o quo.sto Banche esenti da ogni vigilanza, usano del demu'O deposi– tato come proprio, e senza rischio S(>:OOulano con osso. SO un depositante vuol ria,•ere 11 suo denaro 0 0 ~i fo'ita;lad~~r~,~~ ~t!h:n;~ tt 1:~ 11 ~!~~~ lfn'gloso, resta quindi senza p1'0lczione. Eppure i signori b.'lnchieri traggono enormi intorossi da tale donaro depositato, mai mono dol 10 o 25 por cento, e sposso portino il 100 e il 150 per cento, prostan• dolo nd immii1-anti dosidorosi di aprire boltoghe di barbiere, p1ccou negozi di frutta, ccc. Fughe del banchieri. Uno dei p iù comuni a vvenimenti nella colonia italiana è la scomparsrt.di un banchioro. Nello scorso anno un ba nchiere di \'ia llotJoken, dopo di aver rico,•uto parocchio migliaia di dollari in deposito, ruggl-sobbone ordinariamento quosti b..1nchierit1-o-– vino pH1 con,•eniente il rimanere e il continuare ~s~~ 1 ~~~~ l:O!~rosc:;!t~;;i J~>Ol~~:,dt~ ~h a:i~ gliaia di dollari che ra.pprese11L1vano i risparmi degli emigranti. Le migliorl autorit.\ della colonia iL11iana calcolano che questi irros1>0nsabili banchieri ab– biano in deposito oltre un miliono e mezzo di dol• lnl'i. Noi corso ordina1·io d~li O\'enti nccado che centinnia di questi emigranti, dopo aver ratto uno o duo depositi, nou diurno pili notizia di loro - muoiono nello miniere o sullo re1'1'0vie.non si sa; e poichè ò costume di tali Banche italiano il non dai• ricevuta. non v'è chi può roclamare i depositi. Uno di questi banchieri, per osempio, che è rn ,·ia. IJroolllvn o tratta gli aff'ari da sè, non sa nè leg– gero nò scrivere. Schiavitù degli emigranti Italiani. Dopo che il b..'\nchiere ha consegnato nello mani del padrone l'immiiranlo, incomincia por questo una schiavitù, la cui crudeltà o le cui 1u·iw1zioni non lmnno riscontro nei l'icordi della negra schia• villi di questo paese, ma si :-tssomigliano molto a quello dogli schia,•i dolio galoo o a quello dei pri• gionieri politici della Siberia. Leggemmo, pocho settimane or sono, essere stnti, JU'OSSO Baltimore, lin• ciati quntlro operai italiani, per a,•oro ucciso il loro padr'OnO. La pubblica opinione disse che il lincia– mento 01-agiustificato, o che quei miserabili omi– cidi ave,•ano metilata la loro punizione. So non che., quando si pensa a che gone1"0di ,·it.1.son condan• nati i sottoposti al regime del padrone, si p1'0,•a meraviglia che quelli abbiano potuto por si lungo tempo astenersi dalruccidero. 'l'utta,•ia, la mortwi• glia cacio, quando si considera tristemente cito lo orribili e misere condizioni vnlgono ad ostinguero neg~~t~m:,;:;:i JiP~ri~v~:-a!~i:ol~· collusiono coi b:rnchiori, sono essi steMi operai, o funzionano da a~nli o conduttoii di schia, 1 1 per i capitalisti d'Am& rtca. Pochi anni or sono sorse una Società di pa– dr-oni, che distribuin circolari in Nuo,•a York o negli Stati limih'Ofl, con lo qunli offriva il lavoro di operai italiani a pro:r.1.0 mollo b.'\SSO - a incro– dibile buon prezzo; o soggiuugo"a cho gli impron• ditori Amor1cani avrebbero, col sorreggo1'0 la l01'0 Società, tratto vantaggi in mille guise., iu consido-– raziono dol completo potere ch'essa avova.sugli opo• 1-ai,o quindi della polosh\ ch'essa nve\'a di garan• tiro che non a\'rebbero i suoi 01>0rai dato luogo nò a scioperi nò ad nlld disturbi di lavoro. Nelle Y1ci11nnze dol lavoro il pach'One ha ancho botteghe di comme.,libili o caso di alloggio, o ha into1'0SSatoconh'Ollo su quelle cho h•i sono. Oli opo-– rai sono obbligati di fornirsi in esse di ciò che lor'O occorro, pagando il doppio e qualche volta il triplo o il quadruplo del prezzo regolare. Devono pagare anche la pa,;lia su cui dormono. Oli alloggi - molto primitivi - sono vere stam– berghe, in cui gli operai vengono ammassati e re– siano SJ>C..i!SO esposti al \'CDto o all'acqua, sen1.a al– cun riguardo ad igieno o pulizia. SObbono il lo.varo

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