Critica Sociale - Anno II - n. 13 - 1 luglio 1892

198 CRITICA SOCIALE come lo è sempre l'igno1-anm - destano fieri so– spetti di can1.onatura. Noi, nc11a natura, nella vita. nella vita sociale so11ratutto, cho è il pili inslabilo, appunto perchè il più complesso, dei renomoni organici della na– tura, noi non vodiluno altro, da per tutto e in ogni tempo, che dei 1)roctsl1 l1'Crnsitori. Lo stesso idealo oollctth'istn. pel cui nnerarsi ci sembra che la storia presti lo più saldo garanzie, non ce lo figuriamo che come un momento della storiai e, sebbene non ci riescn, per ora. di intuire chiaramente un al clf là, un sistema cho lo superi o nel ,,ualo esso debba ruul::u'O dissolto; tuttavia 11011 1>resume1-emmo mai, nuovi Giosuè, di n1·1-cstnro il solo sulle ultimo pa– gine del CaJ}tlalc di Marx. Marx stesso - non è inop1>0rtuno 1·amrnontnl'lo - non ebbe mai silfatta presunzione. E qui, dO\'Osembriamo d'accordo, ò il primo o fot'80pili fomhunont.. 'l.lo no stro disaccordo col Gnoc– chi. Tm1>01'0Ccht'!, pur nmmottondo entrambi un al llt là. tor1-eJ10,un'iucognHn doll'nneuire, nou la rannodiamo n YCrun 1n-tnclplo cm"dl,uile, a ,·eruna bftsc costftntc. Di costnntc, noi pensiamo con Hegel, non ,•·è cito il muL'l.mentoperenne. Il p1•tnclplo cartllnale, pcl Gnocchi, argomen– tando da"contmri, si do,•o dire che è ,,uesto: ratto– nutu-si progressh·o dolln lotta. SOnonchè,rimnnondo in te1•1-a, lasciando sL'\re pel 1nomento i regni SOJ)l"t\•umani ed oltre-umani, e li• mitandoci nlla lotta di classe ,,uale si nolgo in <1uesL'\ età nella quale vissero o ,•l\·onogenerazioni a noi note. noi non consentiamo affatto ch'essa nda o sin nndnL,, ancho nei secoli scorsi, attenuandosi' Noi anzi In\ 1 odinmosorge1'0jncutiz1.3rsiogni giorno: JJrepamro, nel suo si.osso acuirsi od intensific.'\1-si: la sua risoluzione nocossarin. E qui, do,·o sembriamo anco1-a ph', d"accordo, è il nostro socondo disacco1'tlocol Gnocchi: J>erchè,se ammotti:uno entrambi elio <1uosta lotta nvr,\ un tol'mine, dissentiamo sul processo o sullo cagioni che vo la conducono, non mono che sul punto di pa1'lonzn.Socondo noi,si 1·isoh•o t>Ot'Chè si acutizz.'L; s.ocondolui. 1)01-chò si mitiga. Socondolui, ru sem– p,·e, o dilegua a mano t\ mano; secondo noi,comin– ciò d a poco o non ,•orz'll nognta o dissolta che dol)O av.cr tOCCt\to Il suo ncmo. Egli vode la linea retL'\ do,·e noi tll.soo1·nlamo unn spirale. Noi non sappiamo danero qual potesse essen•i lotL'\di cln.ssofinché le classi non ,•i rurono, e man– cava la lepre n <1uolramoso utuol di lepre di cui Brillat-snnuin ci diede la gustosa ricetta.. Finché gli uomini - o lo donno - Yisseronella beata per quanto sonnolento comunità p1imiti,,a, in quella eguaglinnr.a sociale negali\•a in cui In lotta per la ,·ita, la diresn dallo nero, dalla rame, dalle intem– peiie assorbiva tutta o quasi rattività di tutti e di ciascuno, nell"orda Influo o nolln tribl1, nel clan, nella gente, noi non troviamo ti-accianè possibilità di alcuna lotta di classe. Vi doveva essere una di- B bi G no U1 n stinzione di runziooi, la distinzione sessuale, ed in modo affatto rudimenL'\le ozi:rndio la distinzione politica; ,•i s.1ranno sL'\ti soprusi. violenze, sopra.r– fazioni, or più or meno a seconda dello ra,.ze, degli ambienti, dolio condizioni. Ma la distinzione delle classi, di grandi collotth'ità di indh·idui affratellati da uniformità di runzionl, di intoressi, di bi.sogni, di ,•ita, in antagonismo con altre colletth'it:.\ nello stesso COrJX> 1>0litico - quosL, distinzione cerL'\– mente non vi ora. ~lanC..'\\'a dun<luo alla lotta di classe la materia ptima, ondo 1>0tcsso e1-om1>01'0 una coscion, .. a spe– ciale o 1>arimentodistinta: la coscicnr.adi una con– quista da fare, di una missiono da compio1-c. f: in quella et..\,in un fmmmcnto di quclln et.\, che vuol essere collocato il vm·adtso tc,·rest1·e, t1-amnodato ai pastori dai miti di qunl!i tutte lo 1·cligioniprimi– tivo. Ma <1unndo J.:\•a ncltlontò il pomo o la popola– zione c1-c1Jbo a dl.ijmisume cominciarono le migra– zioni e gli inerocitunonli o c1uollnYita pili intensa onde innugurossi l'incivilimento, allora ru gittato il seme degli antagonismi colletti,•i o dei dissensi so– ciali prorondi, ondo dove,·n n mano a mano germo– gliare anche la lott.'\di clMSOmoderna. Puro la maturazione ru lenta o \'.\ria a seconda dei popoli o della ch·ilti,. J..e 1wimedistinzioni sta– bili di funzioni - s.1.c,wdoti, guol'ric1·i, pastori, ag,i– coltori, mercanti - cri:flnlli1.r..ato nello C..'\.Ste del- 1·1odi:i, e che, iotroociandosi colla conquisL1. o cogli incunaboli della 1nivnt..1. proprietà, Oglia dell'usura. danno luogo allo slo1icho contese dell!\ Grecia e di Roma, fra 1>atrizi o 11lebei,fm liberi, schiavi o li– berti, rra JXLll'Oni o clionti, oce., ooc.,ci d!\onoqu3.I• cosa che somiglia , ma non è ancora, una lotL'\di classi nel son.so coll"nspottomoderno. Le cioche ribellioni dogli iloli o dogli schiavi di Roma 01-anopiuttosto sussulli istintivi di bolYeinfe• 1'0Cite,che non l'assurgo,-o cosciente di una classe cho 1>0lessc o volesse imprlmo1-onll'a.ssetto i«>eiale una forma o unn costituzione divo1'80.J.,asehii,vitit anlic.'\od il so,·vnggiodel modio evo s1>nrirono più prosto por cagioni ostoriol'i, J>Ol1wimo sorgere dello industrio. 1>01· l'addonsnrsl del popolo nelle citt.\, (>Ci muL'\ti mc1.zidi 1u'Oduziono,por In mag– gior com·enienza dell'impiego dol lavoro libero, an– ziché per una rorza intimn o cosciento della cl3.sse asservila. La coscienza, l'i de.'\l erispecchiòe secondò quei mutamonti assai più e.ho non li sospingesse, Senza quei COJ>pi non Ol"t\ poss ibile il mondo antico, invano una convulsione aocia.le li scuole\'a talora; con essi non e1-apossib ile il sist ema di produzione moderno; caddet'O,come un organo si all'ofizza, lo-– go1-atidalla ruggine, con,unU dal di!luso,assai più. che inrra.nU dal volere. Le lotto fra J>atritio plebei erano lotte essen– zialmente J>Olltiche o tutt"alpiù.tributarie; volevansi alle,•iati i h•ibuti, meno rish-olta l"oligarchia domi– nante, riJ>artitol'agro, rispetto.Ocerti antichi diritti; lo stesse leggi agrario dei Gracchi non andavano oltro il Upo di società dominante, pur mirando a mitigarne talune asprezze. Se quella era lotta di

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