Critica Sociale - Anno II - n. 13 - 1 luglio 1892

CRITICA SOCIALE 205 duale e 1>rogressna redenzione, ,alcndo!!i dell'deltorato politico. Al depu1ato polilico donà. dare ,olla per volta precisi o ben determinati ma'1dali imperatici. Ciò Ila. ben compreso il terio Stato nell'8'J. l~a .JOora11it,i i J)UJ>Ok> t1011 ctecc ccdc,·ta mai a 11c,-11110. So non ,·uol fonii tu,fopi!lllre, comofino 11d oggi,Jo,o esso discutere o couoscoro ì pro\Vodimontl o lo riformo delle , 1uali J)UÒ giovut11i pel raggiungimento effctth·o del suo bo– neHero economico. i-; 11 J>rimo maudalo im1.eralho sia <1uellodi doman– da~ il rcfe,-c11d1w, per la rn.hftca dello JHJCheleggi, per lo ,1u11liil mamhtlo imperatho 11011 sarebbe possi– bile o wn,'cniento. i'.:)ltl.10 GALl,AVRl!SI. LE OTTO ORE o la tegtstazione internazionale do/ lavoro lii. I.a c1uii,tiouodello otto 01·c o ,lolla lcgfala:.ioue intc1·na.:.lo11atc del taoo1'0 ha giit, in poco tempo, una ricca letteratura; ciò che ò un indizio sict11'0 della sua impo1·tanza. mi~~ ?:;~tt~:ru~Ws~i f°1~1~ \ ~r,~toc~ 1 ~;'i 1 °i!f,V!~.~i: cialista modcmto - :rncho dn quelli cho oiir'cpas– sano gli ideali del socialismo: dngli anarchici. Cosi l'nvv. avorio Merlino, sin dall'aprilo 1800 nella Soclclé Nouvelle rii Uruxollos. non esitòa schierarsi tra i pili decisi aV\'crsar1 ~ella lcglsta.;fone del ~1ii::;:,;o?~a i~~~~foo5f'o 1 t 0 ~!=-0 rr°~~.~.:ii~ fo1·marsi nella peggioro dello schiavitU. E testè, uoll'opu8COlodi prop.. "'ganda: na,c, et nécessfté ll'une entente. prerndo cho la durata. della gior– nata di hworo, anzichè diminuire, crescerà quando l'anarchia a,•ro f1ttto tatmll, 1·asa tli tutto le pre– senti istituzioni sociali; ma il lavoro, pcrchè libero, divc1·r.\ attraente o non noch 1 0. Di fronte a questo critiche osago..ato, venuto d'ondo mo110 si s1u·obb<H'O Atteso, nitro assai Jlii1 eque ·no omisero economisti italiani della nuova scuola, cho tanto si 1wvicina nl socialismo della r;}1\~!;'i·u~~~\~;:r~~ 1 : 11 1~ l~~n:!udi 0 ;~~· ~~ 0 :1~~ Riccardo Dalla Volla, prima di ospo1·1-o il mio mo– desto J),."l;l'Cl'O e pl'imn di conchiudcrc. Il lll'or. Emilio Cossa (M.t dlutlnu:.ione delle ore dl laooro nel suoi 1·ap1KJ,•U t'On la solu;tonc del 1n-oblcma sOCfalc, :\lilano ISO-:!) h-ova: « che la di– « minmdono dello oro di lnvol'O \>ermettercbbe : !~bll::Tul~::,i:~~ 1 ~ie~ ar~s~n!~~~~~ef~ e cllbSOlavorah·ice; che questo aumento di consumo e olo,•orobbo i redditi dc, capitali impiegati nella " produ:r.iono. 'l'utto questo p1'000.'sS0, secondo l"Au– • to1 -c,si dorn ottenere pcl' ro1·z.1 islessa di una e lrasformnzionocho l'ol'ganismoeconomico odie1·no e do,•o subil'c, col suo cr"CSCC1'C'. sullo basi della JH'O– • prielà. pri\'afa o della libcm conoor1-cn1.a.Lo Slato e do,•1-cbbe intc1'"l'Cnircl!Olo negativamente. stabi– « leudo uu massimo d'oro; di rronte n questo mas– ' simo la libera concorrc111 ...1 Sl'\bilh-cbbo essa la ~ di.slribu1.iono del lnvol'Oo del capitalo n elle Y ario • JH'Oduzioni,a seconda dei bisog111 a cui es.se s oci· « disfano. Si vor1-obbcro allor-a a mutai-o i t'app orti « dalle classi OJ>Cmie di fl'Onto allo altre classi; « Anche lo primo pofrobbel'O mggiunge1-e la pro– « pl'iet/\ o cosse1·obbo l':rntagouismo tra il lavoro o Gino B neo e il capifolu. » {Giornale i/egli Cf'Q11011dflli. Giugno 189"!, pag. ;;s;; o ~>86). Accanto all'ottimismo od allo tendt!111.o concilia– trici dol p,-or. C<►-.s.1, che non tro"a destituito di fondamento lo domando dei la,•oralori, ~i do,·o col– locnro lo studio calmo cd obbiettivo del pr-or. Dalla VolL'\ (J,,tt ·1·/tlu:.tonc delle o,·c ctl laooro e i suoi effetti l'Nmomlcl; Firenze. 1801) che in"il'\ a se– rena discussione e ch'ò inferio1-oa quello del Boil• ley sollo l'as\lOllo internazionale. ma ò as&'li piii 0<1uo O \>il• di ige.nto per albi riguardi. . li Dal n Volta, se m:a preoccupazioni e con :sufll– cicnto cs.. 1ttc1.za, ra la storia della <1uisliono dello oUo _ore, dimen ticando Jl01'Ò il dato imporlnnlo dello logg-1 o consuetudini medioo,·ali inglesi citato dal I.orin. Sono coscienzioso, rigoros.'\mento !'Cientifichc,le conclusioni doll'nutol'o aello studio,sul rnpporto tm la,·01·0 o nlimonta1.io11e, o confo1·mi :Ilio ,•ocluto del f>'!f:~:'i 0 co:;,~:~,~'_l~~~1~o~~1t~!i i;n,i~liw~.~ '!t~t~[~ elio c'ò anche un la\'Ol'O intellettunlo negli operai o quindi un JlOricolo cli Stw1ne,1a{Jc, di C.S.'\urimonto. <(unndo la giornata ò luuga. Qui del 1'0Slo i socia• l!.stinon ,·agar-0110 mai nel c amJ)o delle i1>0tcsi, ma s1 attc11nc1-o scm1n-c ai ri.su! L1ti spcrhnenfali. noti da gmu tornpo - sin da q uando lo macchino ne<1ui• st:u'Ono importanza - o t..'lnto che il Do .Molinari nel 1810scr-h·e,•aqueste J).'\l'OIC, che il Dalla VolL'\ ~ 1 <1i1~~~li~i U~:'Ou~r~i~,~~ut-!~!~~f.{~!O :;1~~~! 11~~ e un meccanismo anziché osorcitando nello stesso « tempo la sua forza fisica. Questo la\'Ol'O di sorvc– c glianw. che sorvh-obbo foi'SO di utile ginnastica e all'intollige.c11.aso non fosso t1-oppop1-olungato. e distruggo alla lunga. J>CI' il suo occesso, o l'intel- c u7:: :i~~e~b\: ~=~ 11 n!::a~~Ùa consL"'ta- :r.iono per giustiOcnrc la domanda di riduzione delle ore di lavoro; e poco import., so ò impossibile detcr• minare il lavoro di cui 6 suscettibile ogni singolo indi\•iduo. l."0<pianimità dimost1';\la nello stabilire i l'appol'ii tra, al11nentaziono lavol'O, tra lavoro o surme11aue non abbnndonn l'auto1-o nel 0011statar-o gli effetti ;;,~ 1 1~d~elt~li l'~(~bi~Y 11 s~n~~ll~~:7;, c~~::;ìcf1~•·~~~l 11\ 1~~ 1·istica nflbrmnziono. Può diu-si che In dimiuuziono della gio1·11nta rli la\'Ol'O nbbin diminuito i p1-00tti dogli inclustriali in Inghillorra; gli OJ)01-ni por questo 11011 motte1-a11110 le gramnglie. L'imporL'lnfo si ò cho abbia giovalo ai medesimi; o in quanto a questo i l'llJ>J><>rti del Plc.1101•. del Hae, dello ~huler o di altri cilati dal Dalla Volta com·orgono nel dire che la riduzione dello ore di la,·01-0 produsso in Jnghiltc1·ra, in Amo- 1·ica, in Au~ll-:tlia e in ls,•izze1-ao un lcggicro aumento nel !!!alari, o la 101-0 sta1.iona1·iol:.\. che deve lmdur"Si somp1-o iu guadagno netto pcl la\'01-:ttore. all~~i;!,,~:~~ri~~o a t!~·:liu:1u~ dc:i 1 1·1r;i;!~~~~::1~ della gio1·11ata di la\'Ol'O in <1uanto al ma{lgio1'0 impi~ dei cliMK:cu1).1ti. l qualo l'isulta soltanto possibile nello industrie che impiegano ol>Cmi, cho 0~1 1 i ~\~~ 1 i, t·: 1 :c ra::~ 1 a:i1~~~~if~'On~i~i.~! nuila J> rodu:r.iono in dustrialo in r-cguito alla rMu– ziono de llo oro d i lnvo1-o. romunque, couchiudo il nc~tro autore, la .,i,lu- :!~.;~~c,d~!~i:lt'~jita 0~ 1 !11~~~•11:-0 c1:~~ 1 ;~~>cl~~11t\ 1 '~i combinano pmticamento in mille guise o lr"Ovauo al loro S\'olgimento limiti subbiotti"I od obbietli\'i div,ersi.::,imij ma alla l'iduzione hisogna venire, se

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