Critica Sociale - Anno II - n. 13 - 1 luglio 1892

204 CRITICA SOCIALE gliele ,·edere rosse, sanguinanti, fargliele sentire vh•e, dolorose, mordenti sulle suo carni, ciò varrà a farla subitamente inferocire, aizzata por la. vendetta. Ma lo suo piaghe - dopo la vendetta - sarebbero guarìlet Bisogn!l - non è dubbio - procedere per gradi, 1·a::ionalmente. Tante piaghe croniche non si può pre– tendere di risanare d'un colpo, nemmeno col ferro e col l'uoco. Qual sa,·àd1mque la cul'a1- «Noi non la conosciamo; {vi dicono i vostri neofiti ex-borghesiJ, e pe1-ciò appunto ve ne domandiamo.» Ora, a. me pare che la cura donebbe procedere a un ùiprcsso cosi: 1.• Il socialismo nelle campagne non può contare sul JH'Oletariato rurale, come su di una forza .ma. Il socialismo è idea - adulta, matura, che sar/1 presto un ratto - ma per ora puramente idea. Como tale, non può entrare nella massa degli uomini, che per mezzo del cer\ 1 ello; e per penetrare, bisogna che passi attraverso un pertugio: fi.Jll•1t;ione. - Quanto più angusto è il pertugio, tanto più stentatamente la idea. passerà. Conve,•rà.quindi che la p1-opaganda .Jiamorale e .Jia an.iitutto e·principa.lme11te dil·etta alle cltusi piit colle. ~~ vero, che le classi superiori. essendo le più agiate, non sembrano quello, che a prorercnza debbano sim• patizzaro 1>er il socialismo. Sono però queste classi atto a comprendere, che t"aiwemo del sociali.Jmo è fa• fale; e che - tant'è - esso sparirebbero egualmente nello tenebl'O, so difettassero di chiaroveggenza. Perchè dunque sparire e cedere il posto ad altri, quando po– trebbero, mettendosi all'avanguardia del progresso, 1-0- stal'O all'avanguardia tiella società.L Cristo si a\•vieinò alTettuosamenle al cada\'ere di Lazzaro, e, presolo per mano e aiutandolo a sollevarsi, gli tlisse: « Lazzaro sorgi!• f: còmpito delle classi superiori di imitare il simbolico mira.colo; - è lo1-odovere, quello di aiutai·e l'wna11ità <L ,·ial:al'.Ji, a ril11.Jcital'e, e Il, questo mo11do, come reco C1•isto,o non nella valle di Giosarat alla fino dei secoli. 2.. • Valendosi della cooperazione o della. benevola J)rcdisposizione delle classi intelligenti conquistato alla. idea. sociale, saril. racilo 1>oiprocurare la. catechizza– zione del proletario, convocandolo a conroronzo serali o rosti"o - intlipendenli bene _inteso 1ln 1wogrammi go\'ernali\'i. 3." Si don-;\ eccitare non solo, ma p1•ocww·c la iscrizione del proletario nelle listo clcttor-.-ali,sia run– ministrative, sia. politiche. 4." Il proletariato de\'Ocon ogni srorzo aspirare, ed i suoi amici devono aiutarlo, ad imJ>01Senani dei t1m• 11icipi. Cosi, conquistata l'autorità, come rappresentante le– gittimo dei comunisti, dO\'rà subito accingersi all'opera. e subito deliberare & seconda dei propri interessi più urgenti le riforme più pratiche, più alla mano; p. es. il risanamento obbligatorio dei rabbricati colonici, cosi che atl un determinato numero di coloni corrisponda un conveniente numero di ambienti sani e aerati, la rìrorma. delle istituzioni di bencftccnza ad uno scopo più utile e moderno, ecc. Gioverobbe poi sopratutto - paro - la fondazione di una ca.Ja com1male di lavoro. L'idea è rorse al tutto nuo,·a. In brove, si dovrebbe B blioteca G no Bianco studiare di istituire in ogni comune rurale, colle ri– sorse del bilancio comunale e coll'aiuto, se possibile, di una coordinata trasrormazione di talune opere pie, una ca,a di p1·od1tzionc indtulriale coope1•atit:ao collellfoa, nella quale ogni comunista - per turno e con norme da determinarsi a seconda delle varie circostanze locali - pole.J.Jeh-ova,·e e usare graluitame11te, ùi luogo, le piccole macchine e gli sirumenti e gli utensili più ne– cessari per provvedersi, lavorando nei ritagli di tempo disponibili e specialmente durante !"inverno, dell'arre– damento più strettamente necessario pllr coprire e tener pulita la persona e ammobiliare la. casa. - Un capo o diYe1-sicapi operai d0\ 1 rebbero sempro sorve– gliare e dirigere con utili insegnamenti il l&\'Ororatto dagli stessi contadini. Nei comuni piccoli o pO\'eri basterebbe una camera, ma capace, con luce e con aria, che attraesse a. gra– devole ritrovo. Nelle borgate pili grosse si potrebbe addirittura pensare alla.costruzione di uno stabilimento in piena regola, con camere distinte per ogni distinta qualità di lavoro a secondti. dei prodotti più bisogne– voli nella località.. (Per esempio - una stanza con telai perfezionati per la tessitura della. lana, onde i lavora– tori possano ritornare all"uso dei loro panni ruvidi e ordinari, ma assai più atti a mantenere il calore e più duraturi di quelli a ragnatela, nei quali attualmente tremano di r,-oddo: - una seconda stanza conterrebbe ioJlai 1>erla tessitura della tela per lenzuola, camicie. asciugamani, ccc. - una terza, con torni, seghe circo• lari, ecc., per la. costruzione dei mobili casalinghi, ar– madi, casse, panche, ciotole, secchio, ccc. - un'ultima, enciclopedica, con svariate e complete serio cli ogni sorta di strumenti ed utensili minuscoli). La ca.o;acomunale di lavoro diverrobbe un luogo geniale di ritrovo qua-si l'raterno, o gioverebbe a di– rozzare il cervello del contadino, adattandolo a prestarsi ad un la\'oro più eccitante delle sue fa.collà. iniellet– ti\•e, che non sia quello di maneggiare eternamente la vanga. Ed altro, non ultimo effetto importante, sarobbe quello di insegnare, che il lavoro è bensl doloroso e dannoso, ,1uando, come attualmente, ò insensatamente ecccssi,•o, perchè insensatamente ,·a disperso ad ali– mentare una. JH'OduzioneS\'antt"&ggiosa., destinata, per un consumo puro s,·antaggioso, a gente o n cose, che non rormano un elemento altivo della. produzione o destinata, per olTettoconseguente, anche ad aumentare sempre più il numOro dei consumatori S\'antaggiosi o parassiti: ma ò utile eu1·adc1,'()lc e clcsfrleral>ile, quando, regolato con giusto criterio, in ambienti sl\ni, simpatici, in tem1>0ed in misura conveniente, viene destinato l\d accrescere !"agiatezza, l'istruzione, la educazione e lo S\'iluppo morale tlei Jcworatori, e quindi la JJOlenzadi produzione e con ciò la ricchezza, cioè il benessere di una societìt. La economia politica, come bene ossOl'\'a Tcernicowsky, ha o de,·o a\'Cro il suo fondamento in questa idea: « che il l>e11eue1·e mate,·ialc 110,i .Jia di ostacolo ad u11 s11periol'e sviluppo, ma ctmdi:ione di esso•· s: Gli amici <lei proletario dovranno altresl spin– gerlo o persuaderlo ad associarsi in U11io11iagricole por lo studio e la diresa. dei propri interessi di classe; bisogno che cominciano pure a. sentire gli stessi pro– prieiari ed amttavoli. Cosi riesciranno utilissime le isiituzioni di panetterie, di cucine cooporati\'C, di casse rurali di prestiti, di assicurazioni coopcrati,•e del be– stiame, contro i danni della grandine, ecc. 6. 0 li proletario de\'e poi promuovere la sua gra•

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