Critica Sociale - Anno II - n. 6 - 16 marzo 1892

_ss____________ c_J_ll_T !CA so e I AL E figli alla glob..1del padrone, quando avremo detto che non hn.n m.gionc· d'essere le distinzioni fra le assocfazioni cattoliche e le non cattoliche, perchè tutti sono servi a un modo? quando avremo sa• puto indurli a riflettere sul fatto che al tempo dello sciopero tutti i padroni - atei o no - erano stretti in fal:mgc. e al loro t1anco st,wano da una parte il carobinierc, <lnll'altra il 1>rcn>slo, che è poi anch'esso, come gli altri, un padronor cluando axremo, a mo·. d'esempio, comnumtato la espressione-madre del- 1' ultimo opuscolo del vescovo Bonomclli che la « 1•elfgtonc vuolst constde,·are clat 1·tccllt me.z.:.o et{icactsstmo ve,· conservm·ete toro1·tcche;.:.e »? E badi, l'amico Ohisle1·i. Quosto movimento im– presa dal proletariato sul campo delle condizioni materiali di vifa, è 1nsiemc un movimento nel mondo della \'ita inlellctth•a, nel mondo della co– scienza. La lotta sul ter1-cnoeconomiconon costi– tuisco nò un vrtma. nò un poi della e,•oluziono momle, ma un fatto solo con essa. Appunto perchè, come dice il mio contm.dditlorc, non vi ò fatto sen:a 1dec. av\•iene che ogni mu– tazione nei rapporti materiali don, nello idee ri– percuotersi. Il hworalore che si lern contro il p.'\– dronc nel quale, 1wima d'ora, \"ido la incarnazione della volonh\ di Dio, compie un atto con cui inizia inconsciamente uno s1>0St..'\mento delle ba.si della mo– mio fin c1ui accottat..' l.da lui, o 1·ibaditagli dalla dot– trina religiosa che gli inculc• .wa la rassegnazione o la umilt.\, che gli rapp1-csontava la sua miseria e il suo dolo1-ocome m e1.zi a conquistare la relicitit eterna nella vita cli olh-ctomba. Il lavomtore ('ui l:i. neccssit,\ mato1·iale (>CJ"Suade che poi· prov\'Odere alla tutela della sua esistenza ò necess..1.rioastmrro dallo diffo1-on1.eche i11 materia religiosa ci possa avere co' suoi comp.1.gni, cosi come vedo fa1·e i bo1·– ghcsi tra 101·0contro di lui, ò condotto a detroniz– zai-e, noi suo spil'ito, ph'1 o meno cons..1.pevolmente,. r:-i.utorit.\ te111po1~\lo della religione, e a smetlerc di considcmrln 1-ogolnfricc assoluta della Yila. 'l'alchC, fissai;\ in lui, J>OCO pot· YOlta, la distinzione fra la « teol'ia » o la e p1-alica•• ossia fra le mass.ime ro– ·ligioso e lo esigenze della \'ita reale, ei può con– scrva1-o bensi J>CI' un corto tempo robbodien1.a este– rio1-oal rito, o anche l'adesione mentale ai concelU della cosmogonia teologica, 1na ce1•to andri\ in lui anìe\'olcndosi In imt>ulsi\'it;.\ dell'idea 1'0ligiosa, la quale rimari-:_\staccata dall'azione e destinata <1uindi a venir sostituita da alh-o impulsh·ità morali ri– spondenti alla nuova sh'uttura sociale che si fo11na col mo\'imento di omancip.1.zione del 1woletariato. i•: lutla una nuO\'n morale che si Yicno stabilendo mano mano che il moto di omn.ncipaziono si n.1- larga. Piglia del ratto sociale ossia im1x,sta dalle stes.5c condizioni del conflitto ccon_omico,quest'è la morale della solirlariot..\ Ol)J)OSta :\ quella della con– co1·1'Cnza,della uguaglianza opposL1.a quella dello sfr•uttamento. Po1-cl1è,come scri\'O Roberto Ardigò: « le idealità o le massimo della mo1~lc nascono Bib, tec1 G1r re nelle società degli uomini inconsciamente, per la fo1•zndogli sto.iSi Calli sociali cho vi si verificano, e come effetto naturale di essi, e di essi solL1.nto. Questo che affermiamo ò un ,·01'0di fatto, è un "ero attestato sen1.a occezior(e, luminosissimamente, dalla storia umana tutta quanta. Non c·e religione che tenga.» ( 1 ) Dunque, nllorchè il Ohisleri mi oppone che rat– t'lcco del prete contro di noi paralizzerà la nostra azione, egli non tiene conto del fatto eh.e gli uo– mini subiscono l'imper'O d08'1'intercssi anche se perciò de\·ano contmddiro allo idee ricevute. E <1uando mi oppono eho l'ostacolo in.sormontabile Io troveremo Jrnr som1u-o nella J>Sichecnltolica delle plebi, ci non pensa che il giuoco doi « fatti sociali » induco nella coscienza ideo nu0\'0 o attenui\, se non elimina, In 1>0to111.a dello nntiche. J.,a coscion1 .. 1. non è infatti una uniti\ stabile, coerente, omogene..1, ma una sonapposizionc e un intreccio di idee di– spnmte, fot·matcsi in m<Xli S\'ariatissimi, spesso mo– \·entisi in opposto dir-01.ioni. Questo che è voi-oanche dei cervelli più nulriti di cultu1-a o Jliù ~rcitafi alla logica, lo ò tanto più dei cer\'elli 1><)\'eri o rozzi. Quale meraviglia dunque elio anche le nostro plebi cattoliche, :u,nato dei semplici criteri fol"Jliti dal sentimento tli cla.'lSOche non ò J>Oi alh'O cho rin– te1'CSSepersonalo illuminalo, 1x,s.,ano superare gli ostacoli del domma cattolico: JX>S.s.. 1.no com prendere che il pr-ote, attacc:mdoci, tradisco i suoi intenti di conscrrntorismo: llOSSano infine giudic:wo il fal.:so socialismo cristiano o il fai~ cristianesimo conse, .. vatorc? Chi non è con noi ò conh'O ili noi, ecco il sicm'O criterio del p1-olotnriato che si lern a conquistare, colle proprio forze, la p1-opria 1 emanci1>a1.ione. E gli ò allo1·a cho i 1>seudo-socialismio i conse, .. vator•ismi a doppio fondo si h·o\·auo costretli a gel– taro la mnschcm e pl'Csenlar"Si i>C•·quel che sono. Cosi accade che lo S\•iluppo degli antagonismi eco– nomici crea nel proletariato una coscienza più forte - fin dai suoi inizi - lii tutti gli al'liflci che le classi dominanti 1>0ss.1.110 impiogal'e. noi c.1.m1>0 spi– rituale, contro il suo moYimento di aulo--omanci- pazione. tv.o:..·mABIS.SOi.,\ TJ. (I) OMre /UOI0/fclte. Voi. lii, JJora/,t del J>01Ulr:l1U, j)Sfl'. 311. IL GOVERNO E I PARTITI ESTREMI li potere, per quanto esuberante, non ba.sta a sè stesso, o sente forte Il bisogno di dare un rondamento, od almeno un'apparenza giuridica ad ogni suo atto: è romagglo lne,•itabilo che la forza rende al diritto. E quando il foudamento giuridico non v·ti, tutta l'arto consiste nel trovarlo in un soflsmu,nel costringere cioè un principio vero a servire ad una conseguenza ralsa; un metodo cho può pur qualche ,•olta riescire, quando non si è loici, o, per 1>ro1>rio interesse, magari incon– sape,·ole, non si uma esser tnli. Ora.anche a tutto le repressioni e le limitazioni di Ubertà. clic, col rendc1-si più vl\'n la. lotta, crescono e

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