Critica Sociale - Anno II - n. 6 - 16 marzo 1892

04 CRITICA SOCIALE E, dalla macchina, - che l'uom non educa Ma schlacchi o 11rl1ola,- ruori b:ilzarono Marino, Costanzo, Misdca.... Paul, a. cui, pana, iu Iuli dato l'armi! Or to gli ergastoli per sempro attendono, Ton·cs; e attendo noi la Giustizia. Dctralbo , 1 iclne, cho Insegna: • t;no soltanto ò Il Codice umano!• F. fo:STA!'iA. BOLLETTINO BIBLIOGRAFICO. 0:SOflATO F,. l'A: Centro I plì:, romanzo. - AMILCARE I.A.URIA: D011a Cudlda, romanzo. - Edizioni della libroria. editrice Galli, di Chiesa o Ouindanì. Milano. Pur non essendo socialisti,questi duo romanzi - cho oi;rgi1irosontoal lettori dollrt 01'iticaSociale - non sono nlfnt1o ostrano\ alla grande Idea. di unn. riforma della società; poicliò dnll'uno como dnll'allro emergono con sumcicnlo evidenza i danni morali o materiali del pro– sento ordino di coso, o la vergogna dei costumi nostri ronda1l sul pili ,·olgaro egoismo o dalla ralsitl sostenuti. Gentile o mito, nel suo J>.<'.SSimlsmo cristiano Yerso le coso del mondo, Onorato fft.Yacl la assistere al lungo strazio di una donna ,nito o gentile, ma {)rh ·a.di rorza; o al naur'ragio di duo uomini - il m11.r1t o ed i l figlio di lei - I quali tutti o due IO,narono di combattere ~~1 1 i!~rs~1;t1i":~;~r,t~~~~fd\~=r~!./~m;;:~; 1 a1:b~ z[ono. f; Il 1>rimoè Roberto \lonlnlbanl; uomo d"ingcgno, :1:~i~ 0 :~:g, d~1i1•:a,.:i~~;a.r1~lll~d~:~1:~~i d~~~ ~,· tt lnrollcl. Di una ,·era scienUl socia.llstlca. egli 11011 sa. nulla: tutta, In.egli intuisce - o a ciò basta.,•a. il buon senso - ~~~z~~1l~~C~f!(7:0~~:n':1f::~1iz1::1 1 r J~~~m?~~~~~i~~ !~~ 0 \!:; :~N~~ ~ , ~~~I t~~~r~: ru~ ~ ~ quentt1: ria .nim:i.ndocon la speranza il coraggio e rat– th•ità. del p iccoli posside nti o del contadini. Ma egli non ha sumclentl cognizioni iocniche. nè ,·er& coscientn di quello cho \'UO!e;o I rurbi lo ini-annano, o I deboli lo abbandon,,no. Tanto mono egli conosce la dura scienza del mondo, ~~~t:o,l~~~fo~ p:~~1'~ 0 ~?°b~6:1\~ ò r~:10:~1 1 ~1~,~~o s~:::1.~i·;;; di ,•Incero la. sccohu-o ipocrisia o Il eanercnoso egoismo con l'ordoro della sua. l>arolll o una lealtà. qul\Si invo• roslmilo. Sopraffatto <In /•hì, elio gli stanno contro, non ha h~ rorza richiesta. lini a. situozlono. 81 prostra sotto Il peso della calunnia, dclii\ Ingratitudine, della. ro,•ina finam:in,da, o i;;i uccido. Il flkliO di quesù1omo srortunnto ò il secondo prot&• gonista del romanzo, eho si dhido così in due storie lc~to Insieme dal conceilo più cho dai raui. Gttbriello Montalbanl non ha fisime umanitarie, non buona re<1e,nè lealtà. Iperbolica., tutt:altro. ~la non à !~°fJ:~~n~ 11 df:t ~g.ot :nfr'"~T,1:~!t~~=i ~~~eti 5 !fi1fli:cl giO\!no regno d· 1tali a hanno sognato e so~nano la gloria, a. buon mercato, dì una depu1a.zlono J>Ohtica,quindi un por1arogli ministeriale. Ed egli ottiene la depu1nziono o ottiene Il portarog'.li, mo. 1•reci111tuquasi subito ,orgo~nosamento dall'alto posto a cui cr:L salilo. Il diretto maggioro di questo libro - ricco dì belle pagine o di scene cmcacl - sta., & parer mio, nella inconsistenza dei duo caratteri prlnc1pali, in causa di cho n 1>e.rduto il signiftca10 di ordino generalo che il romanzo J>Oto,•11 a,·ero. Fono è meglio rosi; J>Oicht\ H Il\ cadutA.di Gabriello 1 '11.rà so rridere i pertinaci so, erthiatorl, si può essere u gualm ente sicuri cho la rovina t.11 nobcrto non togl.ierà coraggio a nessun valol'Olo propugnatore di libertà o di giustizia. G ro A a o Credo che Il signor fil\'& abbia Yoluto dimostrare che nella battaglia della vita sono sb&gllall tutti e duo i metodi, ciOO, tanto 3uello della buona. redo o della sin– ~~~:'\· ~~tr?ua~!~u. elringanno o del disprezzo ,·orso t: una ,·orità. ~la so egli intendo cosl di condurci alla rassegnazione di uno. Monta.lbanl, cho trae ogni conrorto dalla sapienza della Bibbia, lo non lo seguo ftn li. Dal f~~h~l~rorO::~la~~a~~:;:~~t~tod/~:~er~a~~~ht~ clarla1anl possono, ancora adcuo, sor11rendere la buon& f~1~:!,e 1 :1:~n: 0 ,r. u.~~os!:~ui!\ 0 d~1faft':a,c~g!'11 •rt:~ del redentori dello plebi è pass:1to; cbo nessun uomo, ross·egli il più giusto e il più nobile, può agire isola.• lamento In modo duraturo; polchè noi tutti Insieme ~~r 1r:i!~ml!~ :!i~m~~ii~!dao J.roparare Il giorno in Tornando all'arte, quosio romanzo di Onorato Fa,·a. sogna un \'Oro progresso su i 1•recedcntl per l'osser,·a– ziono del caratteri o ~r remcaela con cui sono rap,- p'rn~~\t~1t1,11,ll~us~r!1rtlbWtgatrf!W~'.1gl~·na figura riescita, eho ,•Ivo di vita J>l'OJ>riada un capo nll'o.ltro dol 1-0- mnnzo. Mono ben dlsofntlln., mono sentii" ml è parsa. I...a.ura, ~~n:n~:,~~ ~~w~ el:,~id!tl~~~ll~lt~o~r~·~~u!~. dl~~ri~~~~= rb~~"°ro1::~ 1 ~z~~~i ~~l::i1~:rsl~!/f! 1~~ 11 !~ (~u~n:\! nedetta Bibbia, le cui massimo rispondono - socondo lui - a tutti I bisogni della vita! A parte questo, quello pagine sono pione di poesia. o di uno squisito !entimento della Natura. Il. Amilcare J..aurla à in molto CO!e l'opposto del suo ~•b~1i!~a~~~fa !C:!~ :~t~aiu~~~;~o~~~ ~cr'cW!f!~l~i~ 1 1~1 :; lnsistem.a su certi moti\'! prodllctll - I quali, 1 >e.rò , non si somigliano arrauo. neallsta fino alla rerocia, l'a.utoro di Dom1a Candida 11081 s!e~~u~a sd:l~fos~:'t:,~bi~~t ~:in1:tvt~orboso piacere del ~do. Un serio pensiero lo guida. noli&su& opera s-plotata di notomizuuoro ro:1~·~~~:i'~1iò 11 :or~r:~:.~:t~ 0 ~ 1 ~~:«:a~ una YOltn letta, la 1otra storia non ml usc.l pii, dal pensiero; anzi, ~minclò a. n,·h·ero dentro di me. A poco a poco, dtlgli Incerti contorni dell'opera d'arto - do,·c l'intonsa osser\'o.t.ione dell'autoro ha messo in· :~~!;!v~·~t:~.rzr!i~:~~r~•~a 1~ r:i~.1·tu:~ 1 !' 0 :~~:~~.:~:~~ mondo JH'Opo1-zlonlcolossali come uno. s1iavontovole lll~M 0 l/~\~ 11ufi 8 6~0°!f~ld~~::~ 1 ~l~òt~~~•w, 1 i ;, ~~r~~!!~ rne<:hludo nello suo 11aginoquello eho rnolll romanzi, quasi perrottl lelterariamento, non lìlllno neppure in• tr,n·cdcro: la tragodit1. umana, con lo suo lagrimo di sangue o l'ino,·ilablle a.ccompagnl\mcnlo di grottesche 00 t!~,~~ ~edi~~}:oi'::~~~ii. ge~~l~r°~è,:~o~~~. 1 3i 11 ~f;ii&~ 1 cluiri~ 5 ~1'f~~li~s~i~f:. :i~ la paura del r:olgm-e o la passione del t1i.11i11to ra a.cceL- ta~o1~gj~~o:J~~~in~1 8 t:!: 1 ::,e~~~: 11 :is~~~t\ non m"ab- blano ferita. Ma, a libro chiuso, con la 1rcmenda ,·tsione cho mi si agita. nella monte, ml domando so alcuno volgnrltù. 11011contribuiscano nnch'osso alla. J)oderosa. elllcneil\ doll'insicmo. Lo duo fanclullo che la. rea femmina 1rascina. alla ri~~:!~~:~ 11 Je1-m:1~:~:l\l6r!r:1 1 ;:0l~r~:~:~~c::~~lrc:. ~g:!11Wo!:a1~ 11 - ir:c~~: ~:~~:'~es~r:,~ 0 a t~~\ .. :! l'eierua ramo del mostro, non urobbcro rorse quella. im1•ronta. lrrcr'ragabilo di ,·eri1ù, 11011 sarebboro così umane e strazianti, se 11011 emergessero su quel rondo brulicante d·ignoranza, di 1>0.rlld\11 o di volgarità. L"a.sluzi11con la quale la VCC<"hla si impadronisco di sonn. o ili nosln11,11pingcndolo trn lo braccia. dei loro seduttori, mentre ttnge di proteggerlo o lo ammonisco

RkJQdWJsaXNoZXIy