Critica Sociale - Anno II - n. 6 - 16 marzo 1892

CRITICA SOCIALE 05 continuamente con savio massimo di rcsistenz~ 11a. qualche cosa di satnnico. Ma non ò così la. vita! Non ra cosi la società. civile con lo rnrgini o con le sposo1 Da una parto le massimo più severe, una perpetua minaccia; da\l'alt~a. lo pi~ abili seduzioni. So l'incauta. cadrà, tanto peggio per le, che sapevo. il dovere suo e non ignorava il castigo. E so non cadrà-1 La. derideranno por non aver saputo godere la vita con spirito. Verso la fino il romanzo raggiungo sempre più la sua. tragica efficacia.. La crudeltà dei parenti di Rosina.; la morte della madre di Sofiao il ritorno patetico dell'antico fidanzato, da lei respinto ncJraccccnmento della passione per il barone di Leonrortc; le persecuzioni dei vicini; tutto è logico o tutto contribuisce fatalmente a spingere lo duo infelici nella. ta.na.della. belva. Pecca.lo che ra.utoro non ci abbia ris1iarmiato l'uliimo capitolo, o almeno cho non l'abbia. molto abbreviato. Tutto quello che non ò strettamente necessario, ò dan– noso in questo ardile mJ)prosentazioni dolla ,•ita. con– temporanea, vivificato dall'arte. sc:nì.osg:!~sfu~~~. tf:rl:~~.~tt\f~fi:to\ 1 ~d'\r~~~~ che, forte romanziere come egli t sa ora !ncglio degli altri ciò cho vi andrebbe levato od aggiunto. lo a.spetto per ciò con interesso Massimo Lo1·e11;'i, Por,ero do,i Camillo o gli altri libri, scritti in questo intervallo, o di prossima. JJUbblica.zione. fiRUKOSPERANI. PAor,o VECCIIIA:Le aclenze e le lettere nella educazione. - 1891 - Milano, G. B. Paravia (L. 1,20). Un altro libro sulla. istruzione! Giorni fa davo una scorsa. al bollettino dello pubblicazioni dell'anno scorso: ~~~~!~t,d!~\1c~fl~"t~~f:.a:i:::o,òc:!trc:~: 1 t 1 ~~ft:1a 1 ~~~ parlo o dall'altra arrivano allo stesso 1rnnto, vengono a. battere alla stessa. porta: tutti domandano riformo, riformo o riforme: riformo nel metodo, porchò la scienza.., mostrando il meccanismo psichico, insegna. come esso si può usaro con il vantaggio maggiore: riformo noi ~pa~~~~~:'c;nf.c'J~iò b\~~C:~i:nulg~l~ò df~ 10 co~1igFc~~Wi <~~!~ sconto della. vita moderna. Romanda altre atti,•ità, altro facoltà, altro disposizioni. Come va. cho non ostante tanta concordia nello opi– nioni lo riformo non vengono o il loro movimento ò cosi lento da riuscire impercotlibilo1 Cho si la.scia fun• zionaro la macchina mentre tutti ,·odono e gridano che essa guasta il materialo, - Il gran difetto ò nell'or- f~~fst~uJed~~= p~~li~i:t?:fi~:i~n~ 8 ;ii~fif 0 g1} 0 aft~f h~ servito di sinecura con cui i ro d1 partito pagavano qualcuno doi loro armeggioni migliori, o in cui il mi• 3/s~~•s:ft~~~Pg~t~ 1 · ~~1°cd 0 ~~~~•v!1:•~t~~~~~i~:~~I che non conosceva: sotto di lui un Consiglio fatto di ,•cechi o in massima parte di professori classici, cioè della gente elio sento meno il movimento della vita moderna: costoro non badano al clamore che gli si fa. intorno o non l'a,·,·ertono, non rispondono con ragioni ~~~t'J~?l!!:u~~n~e c?1~ 6 ~ist~~t~ 0 \~ 0 fl7:t~nia~h~is~;~r~~~ fil'~~~rà~ 1 ~~s~~nr~~~~t~~i irn'•i;l~;,';~i~~i~~tii\L~d~!t gnoranzo e di pregiudizi, quando il rumore cresco d'attorno scoccano fuori provvedimenti e disposizioni ~~:~J~ 1 .''jf~,~~;:c~,~il~~r~o~1fii~~i c~~~~f:,i i.~~~~~ piando la. confusione, moltiplicando gli imbrogli. B na• turalo: chi li inspira ò il vecchio dio medioeYalo. E tutto questo ha durato tanti anni; l'ignoranza pre- f~;t~ub~an! ~~~fii,~ari 0 ~:c!~:~ 0 :1::~~o n~~~~e{i1i,v~~~~~ il Vecchia, che una riforma gradualo, una rinno"aziono lenta. sia ph\ possibile: i lunghi arresti non possono essere compensati cho dallo corso ,•eloci, o in certi casi la rivoluzione radicalo, non ostante i disordini che si tira dietro, ò necessaria. Ci ,·orrobbo un uomo d'ingegno o di coraggio che osasse frantumare per ricostruire, che sopratutto rinno– ''MSO l'organo direttivo, il Consiglio superiore. B bhot cc. G no Bianco In tutto il resto io sono d'accordo con il Vecchia.: li suo libretto non contiene ,·oduto nuove, ma non ha nò pure \lretensioni : egli ò un uomo che conosce bono la. materia. cho tratta, che rha fatta entrare nelrorganismo delle suo cognizioni e del suo pensiero e che ne può parlare brovemento, lucidamente, francamente, senza sforzi o senza sfoggi, corno devo raro un uomo mo- derno. O. M. Prof. DEllETRIOGR.AMANTIERI! Splrltuallamoe Soclalla■o, - Discorso, Urbino, 1891. Lasciamo staro una bizzarra contraddizione: l'autore accetta la legge del determinismo, ma. avanza lo mani per dolio riserve riguardo alla libertà dell'uomo: le due convinzioni si urtano nel suo cervello o le due ideo nel suo discorso senza riuscire a fondersi: può esse1'0 rin• quieto presentimento di una verità. che egli .Però do- ;·~~~b:e ,~?t;: c;:,.:,t%ei~1::digÒ~ntita e studiata o ri• Veniamo al più importante. All'autore paro che lo spiritualismo, riconoscendo questa. libertà, sia più favo– revole al socialismo. Verissimo in teoria; anzi il catto– licismo più retrogrado riconosco che tutti gli uomini :~~~SN~~ 1 ~d ~~~g~t/:~nq;::s~!1J~~ 1 1~ 11 :f~:t <f:11~ formazione dello ca.sto, dalla schiaYitù o dal proleta- ri~~• 1~~a~/t\ i~gi~s!~f~nf!ùd~f~~~l!n!:!~c~~~~aO l'inten- diamo noi, sta invoco nel riconoscimento dello leggi naturali, nella. tendenza. a guidare la. sua g1·ando ri• forma senza urtarlo, anzi aiutandosi con queste leggi: il socialismo, sa che le disuguaglianze umano sono fatali o necessarie, cho gli slivelli o le varietà dello altitudini fanno la ,•ita della società. corno gli slil'Clli o lo varietà del terreno funno la. vita dolla. natum: tutla. la. sua riforma tondo solo ad uguagliare gli uomini nel tratta.– monto, ad impedire gli SJ)rechi o ad oniaro allo man- :Jt!;:= 1~ 0 ~i;~f!i~'iwi·f:r3a~i1~~0 i t~r~ni cfZ't!;;~t4t'i~o~~~ Ke~~~i:At'!~'!rcWi~':.o O f: 11 ~:~ 1 /1~ O 1~;;:'i:~~1~!~ O i~~! disuguaglianze con il grande sentimento umano della f~~:lsl~:zi;ns\i~\1 <\~,·~s~le~~i~~t= ~~ci~,;~oJ):~~:ei~o ~~ ,•ino. O.M. LE OPERE COMPLETEDI nono Gio,·anni Bovio, al qua.lo chiedemmo notizia di corti suoi )avori per soddisfare alla.curiosifa di alcuni nostri lettori, ci invia in risposta la. seguente noterella, alla quale diamo posto bon volonticri, aggiungendo cho le eventuali richiesto debbono dirigersi all';n1tore,in Napoli: Prima. di metter mano a.Ila pubblicazione de'mici libri sul Naturalismo ho divisa.lo raccogliero in sci volumi ~r'\ ~ri~;oJ):J~i s1c~:~J:~ ~ ;~~lCs~;iy~~rou~~~c~:i\t1~à•~~I~~ a sistemare il Naturalismo, dalraltra quell'unità di petisiero che ò l'intimo della scienza. t-: vera o ,,i,•a. qucll'u11itd so apparo non solo nello opero di largo disegno, ma.nello minori, no· discorsi et! articoli, sin nelle inezie letterario, che sembrano qua.si distrazioni dal pensiero. L'ordino de' volumi sarà: I. Storia del Diritto i,a Italia. - Il. Scie,i;a del Di– t·itto. - III. Critica ,te/la Ra1io1a pe11ale. - IV, Saggi fìlo.soficie politici. - V. Saggt letlerarr. - VI. Di.sco,•.si. Ciascuno di questi volumi, riveduto cd ampliato, por- }!~~i~~~!cl~oc1i~s~r~~t~~i~~~ nJ;h:0 1 i1a~!~f~.s~1';!ìCt':r1; del diritto, per esempio, saranno aggiunti i disco1-sisullo ~~~~~~tia~la gS~fc~1.: ~~rci~'ll!~tfa l~~ric~i~~~~~~~ 1 t! dello Stato, della Chiesa.o doll'Atoneo; alla. C1·iticadella ragion 1ienale la polemica. La media di ogni volume, ira il più o il meno, sarà di pag. 400,sesto Lomonnier; il prezzo, di L. 4, pagabili alla consegn~

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