Critica Sociale - Anno II - n. 6 - 16 marzo 1892

CRITICA SOCIALE accaduto di una reoonto tool'ia, che ha rnluto ,·e– dere lilJ)J>Ol'li intimi Ira il genio o la pazzia. Tutto 1·01·l'oroata\'ist.ico della rolla pc1·il pa,.zo. il 1ibre1.zo c1"00itato dai nosh i p.'\dri per rc1>ilot lico che cadom in com•ulsioni in mo1.zo a lla pia1.za, b 1i,•issuto ac– canto all'ado1-:udo110 e r'C<litaria per i g randi uomini; due stati di coscienza 1ipugnnnli lra loro si sono associnti o la teoria ha l!Ollon,to il disgusto, quasi cho la p.11.zia non rossoun fenomouocome un altro, un fenomeno tanto naturale come la salute. Poi• questa stessa rngiono bisogna per quanto si può c1·iticaroa tutta (017 .. 1 <1ucsta teoria della schia– viti1 fulu1-a 1 J>Ol'Chò uossuno si adombri por un falso ,•cdo1'0.Mn la discussiouo ò inutile per chi è giunto a (luollo stadio di scetticismo p1'0fondo por le J>a- 1'0!0che ò il l'Ì8ultuto ultimo del lungo pensare; 1m1· chi sa como spo!;:;O una pn1'0lu,una vuota pa- 1'0ln,un 1no-um. nomcn, faccia ingombt'O da sola noi me:;o di un co1·vollon un flumo di ideo che lontano di ponoh,wlo. l,o J>..'\l'Olo, poi· il lungo uso, perdono ftuol contenuto di idoo cho possede,·ano un tcm])o; rassomigliano n quosH insclli che si consc1·,·anoinf111 ... 'lti negli spilli J>CI' i musei: sem– bmno ,•h·i, hanno la forma o i colori degli animali ,•h•i, ma so li pigli tra duo diL, non ti rimano che un pizzico di pohol'C. Cosi oggi noi ciaffanniamo a llisculore della schia– ,·itil futura; fra un soco1o,tra due, quando la ch·illà sari\ uscita dai torbidi guai delroggi, !"uomo ,·ol– gcrà la tosfa alle età Ira pa~te, per Mn-iderc ana \'anità dello disputo loro. ouoLIEL.Wo FERRERo. A couwo che 81 lao,umo J}ercllè un11e saltata una parte dello studio cll O. Osoccm-Vuz-1 soont Il Soolallamo e le eue Scuole, rispondiamo che abbiamo 1·accouo tutu que(lli at·llcoli, com– prcstt la pw•lc tralasciata nel periOdlco, in w1 eteua11tc coltmwuo (ti 7 2 vautnc con copertina. Il Sooiall■mo e le sue Scuole (ti O.G.-..occ111 VIANI (JOSlaccnt. 30. PulJbllcammo J)ure. in opuscolo. t due ultimi a1'licolt dCll'l~NOELS, raccoUt sotto 1l Ulolo: Il Soolallamo in Germania. t:fmmeaiatamenlc llOJJO uscito questo numero <u:remo1n-onto, ver chi lo vuote, parimenti 1·accouo f,i OJ)uscoto, fl c:aratte1•f1Uco8ludfo elci Prof. LORIA, Il De.zio aut Cereali, che darli a,·gomento, anche tn que8tc colo,1nc, ad altre JJOlemlche. il Socl11llamo In Germania dell' E~GELS costa ceni. 10, e J)ud au1· I me>'Ct richiesta in cm·touna aoppta. Il Dasio sul Cereali del J..ORIA è segnato I ceni. 40 (edt;tonc di Padoca), ma noi pouiamo darlo a pre::o di co8lo e cioè a soli ceni. eo. J\'ol crediamo con qtteste pubbUca;tont acces– sorie econo111iclsst,,,e, tmcllc aeuli articoli JJiù tmpo1·tw1ll ttJ)JKo·81 nel perlocU,:o, di (m· opera, ume alla propaganda, la quale ver questa ·via pud csse,·e spinta dal nostri amici laddove il vre;:.o d'abl>Otaame11to vieta che per,;enoa it o tornale. TORR ES Te i patrf erga.stoll per sempre attendono. 10 penso int.uto Be ael, Olu1tlzia, Gn&dea o un 1nostro a due teste. O se sei tutlaquania menzogna. Penso al tranello delle bilancio Oh·erae; al motto di quella lrappola Cho è l'Uauagllanza al luo cospetto, t:d ai rodici 1'1Lttl nuu1clpi nello ca.sermo. - Kcll'ossa ho un brh·ido. Or ,•Ivo io rorso noll'E,·o-~lodiol Posso io bl1Slmn.1· l'hl lo. J)n.triu. Dise11ò ))01' 11011CflSOI' flOldato1 ~hl.porchò tlun<1uo l'OSponsl,o giudici, Allo.So'lonznchlodcs1o t .. i,:, nttonill, Perchà al miti porgeste orecchio Cho mlsurim do\ rom le lesto? Ques1a ccr,•lro dollcoeerata Jtu modellata da man borbonica. Da leggi che un labbro d'inglese Proclamò• negaiiouc di Dio! • .\llor pio,·e,·ano sui rretrgi trepidi Da troni e altari grida e scomuniche... ~lancar la mc&saera un delitto, E il pensar conduce,a In galera: Sbirri o briganti, mar1ir1o monaci, Cosi f)t1el tempi ro,gia,·an gli uomini.... E. aimè, di quei tem11i Il terrore Oggi dura com'ero nel figi! Siccbè nei ehiosiri - sorJc allu libe1'tl Yoce dei nuo,·I giorni - rinchiudonsi Ancor trcmanli lo ranclullc, E nel sangue del giovani serpe 1.·epilossla! - L'Oll)ll'CSSO )HIJ)OIO, Clic a noi Hc llomba hlsclù in rolnggio, Ton·es illCll.l'IH\ In IÒ f!ilOSSo; 1'orros, nor di 1rlsilsshna Flol'a i In lui l'assonzn dol giuro; l'unfll.si ~gmmmailcn11~;del bimbo l'Indole, Cho lmboslin ol brutale scuclisclo E s'11.cchet1t n una dolco p11.rol('. In lui del tiro l'ulcera assidua, t la morboaa smania del farmaci, E i rudi istinti del selngglo, E Il culto ombroso alla donna amata. In lui lo stigmn. dolla balbuzie~ Che lnslem slgniftca ,•agito o rantolo ... Di quelle plebi lmmagl11, Iva Che agonizzano e ap1>enaton nate. Or che raeesli tu, m10,a Ualla, Per queste 11lobif- Tu. madre 1euern. Per tanto a,·,·cdute ,·enlnglie Che ai ftclil \·enturi serba.ronsi I ,\h, non la men I pia, ca1·euovolc, 1'u lor porgcall! - Su lor 11lombarono I tnriìni del tuoi balzelli E, per scuola, lor d\',stl l'esercito! 03

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