Compagni! - anno I - n. 21 - 1 dicembre 1919

. COMPAGNI! 3 stato un'iUusione di potere, l'unico nostro avvers_aric potente e temibile (ah, stretta di mano <tell'on. Or– landi, alJa sedut,a iruiugurale· dellà Camera.!) e labor– gh-OSiache lo vitupera sarebbe nelle cond~zioni d'un mut_il.ato phe gettU$<Se. iiel fango la sua ~t.µica starri– pella. Inffne si consolan9_ ~ nostr~ nemici,·. noverando: le disfatte soci,,ali.Jite fo Francia; che per11,11conoi:i ' sono grnvi, e al postutto $Cgnàno sem.pre , u n aumento . d'e~ett_i_é d'elèttori 1 mentre nel Belgio le n ost.re depu– t~o1:1 orescono &ino•a 75, e Destrée,. il 't c omme~so vui.ggiatore" dell'intc-rvenfo, oòmincia ad· avere dei l'Ìmorsi e dei pentimenti... • ' . Ohi_ non è 'potuto star sulle mosse, all'annimcio , dei 166 deputat.i socialisti,. è stato il Poeta. E subih1, in controffensiva, si è portato da FiuJ:Qe a Zarà, co~ tQtto l'ai-ditume dietro, e la solita abbondanza di. w– tqri()I), lagrimogena o ésploo·ÌYa. Povero.d'Annunzio! Oort. Mussolini sconfitto e· M arinetti in gattabuia, e qud po' po' di legna.te che.il Fàscfsmo s'è preso alle 1.1rn·e, e qt1el riizzicorino di p aura ché· da ocrgi :vera,.– mcntc, lo las~ino ,ci·epare su1 litorale di, f~rr{e e di noia, non ò p,iù 11,!i. F:' ruosci9. E' ~moi'.itato. Le sne ultime 3rudasserie ·san di dstucco. ll·suo ·ultimo ge– sto sa <li clisMra'l,ione. Ma intanto la.-ma.tassa a<lrla.-– tica vn, ccmplfoaµ'dosi sino a. rappresentare l'incubo· nelht politica estera della borghesia. italiana e r ,~-. bisso mtrQ cui préeipitàno uno dopo l'!),ltroi ~ini.itri della Co nsuHa . Ed (jcco U dramina; q-0,u~ Pl:lirtc il P role_t":' ria.to: che. . con 1~. clczion-i ~i.a faHo g:iusti,zia dcfinrnva. di ògm v,;1!lenò. gueq·aiola; dall'liltra, il; militn,1·isrno - ht cn,;,ta, ohe la guerra t1enw.e1;atfra I ch)Veya nbbat tèro - che , u•olc f"a:t1·a l-e,rris la· sua ri– \'ÌJwi ta._. Nèutro, per insufficicµza. o p,er. viltà, ne) clissidio, l'on ,N'itti piagnucola; !)Ui a·esoc.Ònt,idelle ntwni a.vvonti;i.r,e dannunziane, lament.anQo l'alla"rgars.i cl-Ollafalla e del danno, e adontandosì, sul ~rio, e, per p,1,ral:t-, del r1ro-niincÌ<imenfo di nn ex ministro che accogliendo in fest.a il Poeta ha, com1:iromess~ l'azione del ministi·o e dei <lelegati italiani a]la Con– ferenza, internll-eata. Chi g'li crede 7 E chi gli bada. 1 Il Govcmo è .ormai rid·otto all-e funzioni 'dell'automa. ~on agiscono che le passioni e i pi!-rtitL Ti:itto è am– messo fuorcbè l'equivoco, e Nitti; che come ogni go" ''ornante borgb eS-Onon può che imperijona:re l'equi– voco, è . riclot.to fra, tutte le "per;;one de là tra.gedia ,,,· al mest-0_e modesto compit-o .d'un fìgu,r1.rntc, , li, cl issi dio che fra l'urna efottorale e Fiume adrin- • tica è acceso in Italia, si riflette 'in America nei dissidio tra 'Wìlson' e il Senato, il quale « ha, boi:c -ciato "~~ è la parola - il trattato di Versailles, scomunicando guell'ipocriia Lea_q·He of JVati()J'ls che proprio -)-Vilsqn aveva vagheggiato e prop.osto. Tra– verso Wilsoq, non vi pa,re che il Senato amèi·ieano dia scacco matto a Clemenceau1 Al quale dev'◊nò mo~to dispiacere le novelle russe, vi.sto che dopò !-e u,lt1me scapole tciccate a .J udenich, il Govèrno inglese (i! qu:ale· torna a « senti,r rumore." ·in Alessandrià • ~'.E~it~o ;e for,se p~nsà se non sia ~egli o oodare ai fatti d;1 oa~a ,p~opr:a _che a qu,~lli della Neva, ..) _ha fatto_ l occhto di triglia ·11: Lenm, offrendogli, tardi ma,. m tempo,, 1~no.spuntrno di trattative pacifiche. angolò di vfo. Ma 'non ~-i tratta, a rigor di termini, d'una novità, visto che ..il mortorio infantile du.r,a in Vienna. da più d'un anno, e cioè da quri:.ndo l'In– tesa vi ha portato, come aveva. promesso, tutte le ragioni del suo diritto che dovevano poi essere quelle della civiltà ... =--·•- lì - - SA 'IJJRNI}S'O. m=g:,i= Un••disf aitista ""del~48 (lllcunipens_ieri di CarloPisacane)· //!,anno sfnitt(i{o,· quv/. povero 48 [Jaribaldino, -i propa,.. r;a.·lt'!J.istiàella g-uerra attuale! S·i sono semvre a.stenuti ,11/,ldir-e,' pertJ, che o'era 1ma bella difjerenrn idea{e e _mo– i-r.1,l<J, tra gl'·interi;e/ttisti d'a,l/orn e qucUi d'oggi. A. varie it fatto che n quel tcmvo il sooialis-mo èrn liPf!enà -in ne– lmfo,Ye, e clw • il co.rioetto ili 11at·ria non. era M1.cora su– p,:,rat o·,· .à vart.e ·u fatto oli e i<i i·isione m.azz·inùina e ga.– ti,bald, i.na di' 1tn'ltalia' lib/!1'.ct cr<Ì molto diversa e molto piu a,lta degli.appetiti im[/'urì e conf1tsi che OU[ti muovono i· D' A.nnu.nzio, i Riz1w et sun.iliu, i pròva.yan<Hsti tlel. t'a111mazzatoio non dovrebbero dimenticare oh è {Mazzini, i (iciribald-1,, i. Pisaoane, éccMtcra, accogl·iei;anv insieme ut éoncctto di pntrùi (a quegli .mini, ripeto, onesto e l'e– cìto) a-lti'i clte •1·/entrarono pe·rfctlarnentc nel nos1r9 ordine d'idee, Ohi igiio,·n il i.e S•aggiosulla r.i'voluzlo oe » d·i G ai·lu l'ii<aoa.nel" .Ma,_ di costui si va ra_ccogliendo,. (la tc-m.po, pen- sier·i anohe piir,_audaci, qualcuno dei (J1La.liè ù -i 'll na mo– {tfrnità asso/tJlqmèntc' r. le7!·inista ». U•dite: , ·" Il goYerno è nelle mani de' capitalisti e dei prop.rietari, e mentrè l'in'dustria progrcdiscé•, )a mi– ser-ia el_'esce. e la società .corre verso_ l'oligarchfa del– l'oro. • « Passiamo al suffragio universale. ama·ra clcri– nione del popolo· minuto. L'operaÌo C: il contadino che . non votano pel • capitalista e pcl pro'Pricta.rio vengono da questi minaociati della fa.m-o. I capita– listi fanno monopolio del voto come d'urta derrata; il popolo, nel governo rappresentativo. è abbundo– n.nto in balìa ùel ric(,'O, e il capitale dispoticamente lo go_verna: ,da ciò la coda,rdia politica; co' .deboli Slip-erbi, e, co' forti umili; la noncuranza per l'av– venire, guadagni pronti e grossi è la massima dc' pre.:ienti. uomini di Statò; nelle loro, mani i.,l tc 1 1)– grfdo elettrico ed il vapore, i grandi troyati ifoll'u– ·manò ingegno, volti - ohimè - a perpetuare l'u– s'urpa.zione. e la mi.seria. Il Sismonqi scriveva alla Giovane Italia·: ,, Affiderete voi la causa del prole· tariate ·agJi uQmini che ne dividono le privazioni 7 Essi non hanno forza. L'af~derete quindi ai- ricchi 1 Essi saranno i primi a· tradire il povào H. Ecco il problema fatale che tutt,e riassume le future sorti dell'umanità. Nè questo è tutto: le' ricchezze dei po- , chi, e la creSC€nte-miscria delle moltitudini,_ produ– con~ l'igno.ranza e fanno abilità 1 agli usurpatori d,i salariare soldate·sche ed il militate dispotismo. La quçstione politica è nulla. in faccia all'importanzti deJJa que.&tic\neeconomica. Finchè vi sa.rànno• uomiùi che per mi,seria si vendono. il goYerno sarà in balìa di coloro che piì1 posse.ggono; la lib~rtà ..è un vano oonie. Invenzioni,- scoperte, o-rdini nuovi, liberi rcg– gi,nienti, a.!tro nori fanno che sospingere la società in quell'abisso verso cui le leggi economiche ineso– rabilmente la traggòno. Da. tutto c10 il G_overno tedesco ha rip-r.eso animo 9er promu~vere, nella Slesia, un plebiscito· ·che sem– b~a det~~·mmare una preferem.,a, del regime gerina,-– mco. E 11 contraccolpo della fortuna bolscevica. s-'è avuto .anche in Un gheria, dove Fied1rich s'è riti<rato lasciando il ca.mp- 0 libero a,d una coalizione di altri partiti, certamente più autorevoli del su-0 Ma il trattato di pace coll'Ungheria non. potrà· fn alcun· caso essere elaborato a J>arigi, e se ·ne pccuperà il -fa1!1osoc~ngresso ,propooto da -~loyd George, Quanto ali Austri~ ?on ve al~un~ nov1~~ da reg\s~rà,..re,.salv? che ba.mhm1 e vecchi v1 muo1on:o, sfin1t1, ad: ogni " In quali Sta.ti è maggiore la miseria e p iù sensibile l'oliga,rchia dei. ricchi 1 In quelli o.ve le moderne libertà e l'industria maggiormente fio -ri– scono. Sembra un parado_sso, e non è. Gli europei, . dalla burrasca economica che· li travaglia, sono cac– ciati a morte· i'~i-so·il"nu'ovo mondo; e ciò malgrado la pletora degli uomini fa ia. pletora dei biso9pi ibl iotecag inobianco

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