Compagni! - anno I - n. 13 - 1 agosto 1919

COMPAGNI! Ma. i più_ caÙstici inotivi di rntira si trovano pur sempre nei gio1·nali inglesi e nord-a1nericani; natt1- rale espressione d'un popolo'' che ha istintivo il get– tito dell' hu11ww·: e fa dell'ironia così spontaneamente come noi facciamo delle canzonette,• D'àlt,ra pa_rte, come abbiamo detto, si prestano così -facilmente al sarcasmo le innumerevoli malefatte della guerra ( de1la pace! . ' . • • • "·>•~ to il mondo, trattano il tem a attualissimo del nti~vo ricco, della sua esaspcra.ta sete di guadagno, della sua cieca smariia di domini o! E' indubbio' che il ca• pi talismo, temendo la battaglia che il pro-leta1,iato s'appresta a ·dargli, col diritto· del pi-ti· fo~·te e del più, degno, sentendosi moralmente e potenzialmente al di sotto di esso, vive in uno stato convi:ilsiona,rio che assm.ne ,a .sèconda dei casi, degli aspetti :tragiçì 0 c omici. P er intanto, durando la tregua d'armi, si. preferisce riderne - o quanto meno sorriderne - e gli umoristi h~pno buon gioco. ox. Eccovi, a titolo di saggio, una mano ischeletrita che sottòsàive cc il trattato di p'ace "· F/ la prima deHe nostre vignette In certo modo, è anche simbo– lica! Perchè la Germania firmasse, n9n s'è dovuta; ridurr-0 alla fame? Pcichè .il trattato--capestro fosse r~con~Eiciuto ~ sottosèritY,,·. non_ fu, p~i:ria: ~1ecessa~·i~ . [ che s'ischeletrissero centrna1a ·d1 m1gha1a d1 bambrn1 l: tedeschi? Altrettanto dicasi dell'Ungheria,. La si as- 1• sedia, la si affama, la si riduce allo stremo della re– sistenza e cl.ella vita,, e poi la si obbliga a.« paci– ficarsi ,, coi suoi aguzzini slovacchi o rumeni ... La seconda ìiiÌgnetta - che riproduciamo da The ·New Solùlarif,4' di Chicago - è anche più edificante. Mostra « la fortezza del capitalismo"· Ammirate quel grosso signore in.ghette e cilindro, l'avana rn Duecento mila soldati marciscono nelle galere a negli ergastoli per non avere creduto al disinteresse <li Snlllndra, all' intelligenza di Sonnino ed al gènio <li Cadorna, bocca, la bottiglia al fian– co; con che cinica sicumera sta spa2izando via quella ·povera marmaglia. che vor- . rebbc muoverg'li guerra. E' v.ero ch'egli si .trova nella, sua fortèz:la, dotata di tut– ti gli attributi necessari alla difèsa e alla conserva- . zione del capitale. Non so: no sacchi di zavorra, qu;:lh che riparano la sva, \rm: Cea ma sacchi blindati d1 ' • t scudi. E ci sta scnt ·-0 su inoney. power - la forza dèl denar·O __.:appunto per fàr. i'ritcndere tutto ciò eh; col denaro s'ottiene: la, ~-e– cla-me della stampa, la com– plichà _deiquesturini e dei futuristi, la mano forte de– gli, arditi, la menz_ogna, il ~-aggirQ, il trucco elettora– le lit''distruzione Jegale G violenta ·delle redazioni so– cialiste·:.. Osservate, final– mente, 1-amitragliatrice <li cui il capitalista si serve per a\:Jbatterci: è n~·più nè meno che il « controllo go– ~ccrnativo n. e i proiettili. sono. « le. leggi contro il la– voro» - quelle leggi cui i' Governi dell'Intesa stan– no dando il più scellerato incremento, appunto per– chè feriscono il 'rHoleta.ria– to al cuore, nei suoì senti– menti più, gelosi e nei suoi interessi più vitali. Ma quante sono le alle– gorie sardoniche che .·oggi– 'l'_iorno. si uuò dire in tut- bibliotecaginobianèo

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