Compagni! - anno I - n. 13 - 1 agosto 1919

,:I UOMPAGNI! e ài un coraggio semplice. Cortese, spiritoso, eloquen_te! ' Esprimo a Hoffmaµn l'obiezione dei nostri pa·pp.i- pieno di forza e di vita e - nonostante tutto.- 'l)ieno -di galli senza cerTello: sveranza per là nostra Idea. - Dicono che voi siete un popolo immobiliz:&àto n€;- è'i •stringiamo le mani. L'affezione. ,~cìproèa sort..'l. fra l'aùor,1zione dell'impero e dell'imperatore ... noi tin da.l. primo incoutro, alla Oasa del Po·polo di Hoffmann mi ·1)recisa quel che avver).'à in Germania, Berna, rischiara di un soniso i nostri volti. dopo la guerra; indica tutte le possibilità cli progresso Discorriamo . Pelus o è Ht, trnduç:e. Anch'egli sorride. politico e socialista. e, La vittoria del sock1lismo: in cs:;;u Egli sorride semp.re . 'l'rad.uce ·sonidendo. Egli è nato e nieht'altro che in essa è la pace du•ratura )). in qualche pa rte del i'IDuropa meridionale: ·ama il sole, Poi, togliendosi il cappello, mi d'ice con voce com- non ama il sangue. Evochiamo il contrasto fra la saggezza mossa, che non dimenticherò mai: <lella Natura e là follia degli uomini. - Vedete, ho sessant'anni e spero di non morire senza - El le donne? le donne cli Germania? uveL' veduto la repubblica tedesca. Ho!'fm,inn m'indica allora, dietro un grosso abete, la Caro e con1ggiosò Hoffmannr m'io conipagno di classe, conipagna Schi.i.bcrt in ammirazio11e davanti una 13or- mio fratello Jn socialismo: voi siete stato arre,stato. I. gente fresca, irrompente d\1Lmuschio. p.as; ;eggeri •padroni· .della Germania vi hanno chiuso in - Conoscete la. sua storia? - mi domanda il depu- carc ere. t.ato al Landtag cli P1iussia, indicandomi la SchiÌbert. ~ Voi avete mantenuta la vostra. parola di Kienthal. Esi'a è tragica nella sua &<em1)Jicitit. . - V:oi avete lottato contro l'impero,· Voi àvèt,e lottato "L,1 SC'l.1Uliertè un'operaia di Berlino. Essa non ha cmitro hl guerni. Voi a.vete lottato contro gli a,nnèssio- m,ii, voluto lavorare nefl.e officine di guerra, ove avn~b!;e nisti criminali, dai lunghi denti. .' gu.achlgn 4 to .gl'.oSsi,s::ilari: Ha rifiutato di coHaborate c.,o.Jle El per ttitto que:;;;to voi ,,iete st,ato preso; con. :\fehring, ~ne ma11i all'opera· di ·morrte. H!,t '' lavor,1to qua\~: lit, ri, con ;\foyer - elle era ,con voi laggiù nella 1ilontagm1 mediando ,1ppena <li-che vivere. Suo maTito, ope1·,tfo'.anello s.-h;zcrn ·- cono'rauti nIL::i, in mm di t1uelle graiidi ·cac– <!SW. è sott-o le anni dal vrincipio della guerra. E' una eia te di socinlisti, che ·i vostri ciechi imperialisti tanto donna ammirevole, una socialista fervente. E ve ne sono spesso com,rnclan-0. . molte, molte altre come eissa, a Berlino ed in tutta la E fu a .-oi ed ai vost1;i fra.telli di battaglia, che \"i Germ,rnia ... )). tendemmo le mani fraterne, il :.!i ·giugno, -dall'.alto della Ci eravamo avvipinati. Questa tedei:;ca non ha l'arià tribuna francese. Grazie a voi, grazie ad essi, il yostro feroce di una. mege-ra. La sua buona faccia è tutta te- atto non cadde nel vuoto ... nerezz;a materna. • Se 11-0mini eome Yoi·ave$'&"erobisogno di una .ricom- Col!,o dei fiori. nell'erba, tra le 11ietrc, e glieli offro; pensa per la difficoltà -dei 1oi-o atti necessAri e ,rer ln: - L'omaggio di un franc~se socialista ad una tcdci:;c:'t nobiltit del loro pensiero im-incibiJ.e. bisognerebbe dedirnre operaia, le dJco. roro il più bel ,pensiero di .J.;turès: « ll ,~ocialismo è la :E,ssa li prende, sorride, e se li appunta al pett,o. Yetta, ·a cui conducono tutti i cammini che a.scendono ll. Col·go a.ltri fiori e li offl'o a Hoffmann: PIERREBRIZON -- Per l::i P::ice fra noi. .. A sua vo!l~l, H-01'fruan;ncoglie e mi offre dei fiori. cli =: Il Ili \ moutu-gn,1. con (]lle.ste parole:,. ,-- Per la Vittoria ... del socialismo! 11 b1,1011 tr,aduttore Peluso sorride sempre più: il suo cuoee d'interm1zionalista pa.l,pita commosso. C-0ntinuiamo a salire fra gJi. abeti. Io commento maJi7,iosamentf:4 kL bella salute di Hoffmann e della compagna Schlibert.: - Per gente elle muore di fame, voi avete un buon aspetto. - Ci m1td:1mo cli speranza ... Il di,sagio a.Jimentare è molto forte, eopraturtto nel norcl. -Le sommosse della fame sono n1Jmerose. Ma non credi.ate che. le follt> si limitino a di°iedere: - Pane! E;sse gridano: - Eendeteci i nostri uomini! Abb,1sso la guei:rn! :Elvvlva l,a pace! Il l'eluso, ch'è molto ,tl corrente di gunnto ayvfone in Gernrnuia, aggiunge che .s'j.ntencle perfino il grido, • pericoloso, di; -- Abbasso ]'.imperatore! •• V'è qualcosa di cambiat,o, nell'impero àel kaiser. ;:.,. re1·ò - dice Hoffmann - non sperino gli :allea.ti dì' prenderci eon la fame... • -'-- Perchè"! • -•l'erchè F<e Ci troY,1ssimo molto seriam ente ID i.n,ieciati r di morir di fame, Ticorrerernmo all'ultima nost.ra risò1·sa: Scheideman.n! - Come?! ScheideID,rnn? Quegli che ,·oi chiamate l'lm- • post ore? • -'. Sì, noi lo faremo 111ont.nrnalla tribuna e.· in Ger– mani.a. quando Scbeldernann parla. si 1Jerde Ì'appetito. Perchè· no11 ridere? T0 ridendo, tutti e quattro giun– gi.mn.o,11!.an1dtu·a, ct1e <1ornina il villaggio, L'ultimo sole colora di rosa J.e Yette nevose: una leggèra bre7,;r.a soflia ,, attraverso .la rnon,tagn,1. Ln campana deli'alberg-o ci. chia– ma: è l'<'l'ft cli cena, P J}Qi nl lavoro. Bisogna clisc-enc1ere. La c<,u1·ersazione è sos11esa. Ln commo,·en1e beJle,1za della sem d'aprne udl::t rnonta;:;na ci rende silenziÒsi., Scemler;.clo, ·rompo ìl si)enzio: -- E• dopo la guenn '! Domnnda intempestiva, che ci trattiene a discutere. s:ì che ;1!. ritomo dobbiamo nccontentarct <li munctare i resti d ella cena. E dopo ia guerra? Eccoci formi. i~ Gcam– biar.ci Je .nostre id.:e, le nostre· speranze. C i. dici::imo il ritorno dalle trincee; i popoli disgusta.ti della 'b'1Ierra dopo aver contati i loro morti e le loro ro vine; il dis:in– ganno de1le classi. dirigenti.; il compi.to grave e solenne del soctalismo ... ,. liotecaginobianco H va1ttaggio d'aver vinto! ' . • Dico110 gli anti-ho1scvichi; ici\fa yoi, storditi, volete ht rivoluzione,• nello stesso modo· che l'han Yolùta i po– poli Yinti. Non capite che deve esistere una differenw fra yinti e vincitori'!il. Cominciamo a ctt.pirc, infatti. :Noi siamo i vincitori. .. m come vincitori, siamo « tutti•)) chiamati a!J'uno·re di pagare i debiti di gucrm: quakhe ~'O:;a come cento miliardi! • P,1gamento di cui non Ti•seutono che i voveri, natu– ralmeiite ... Sil:d.1è la gloria di aver vinto si accorda perfettamente con l'obbligo di -p:tgare! G~iarclate invece che -itccade fra .i popoli sconfitti. A sentir.e gli au,tibolscevkhi, essi donebbero essere l'oggetto della più triste c:ODJJ)tll:':;ione. ì\fa quell'obbligo di pagare, almeno, essi n-011l'hanno: e uon è-poco! Infatti la Ger- . mania - clo]}O1a Russi;J 'b0lsccvka e ì'l.:ngl!erh, co– niuni,;f.a -· dir l'e:se-mpio: ei;,a farit p.1g,ue !'enorme de– bito di guerra dai ricehi. Si, dai Ticchi. Da coloro che con ht guerra. hanno accnillulatù lll)ilioni .su. milioui. Eeco come: tutte le ricx,lH?1/,ZC snpe-riori ,1i ~)G mila. mar– chi (press·a poc-o•;;uo.000 lire n ostre), s aranno assorbite tL::tU() Stato; il 7é> per cento del valo.re delle successioni ereditarie e dlQ,natizic sarit as,; ol'bilo d ailo Stato· una imposta •progres,;iva del 10, lu. ~O. 30. ,::5, -10e 50 per oento gravèrà sugli aurn,enti ckll.e ricclwae fino a 100.000 marchi·; dcll'SO pet· cento da 10-0a :.>oo mila; del 100 per cento suJl<~fortune supcTiori. .. Inteso·:· ..~- ~~- Intauto dn nn-J la borghesia imperante ya a rat:imok1 re il ccnte:;imo snl s igaro tlell'operaio. sul francobollo della Jette.ra, e ~imi.li ·pitoccherie. Da noi i 1iescicaµi se la scialano in bagord i coi mi!Loni ben accumulati, e néssuno osa disturbarli. Vedeteli in questi tempi: sono tutti in faccende a compra:r ville e palazzi {Il m-0nte, al mare. nelle grandi città. E il _proletariato crepa di fame. E se si rivolta. giù b otte! • Eh, per iddio: co.me non ci apparirebbe chiaro, 'é!Vi– dente, luminoso, i nestima bile, il sosoirato vantaggio di aver vinto1 •

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