Compagni! - anno I - n. 6 - 1 aprile 1919

OOMPAGNII =e :r,.- 0 i socialisti possiamo dunque prospettare una so– luzione dei problemi nazionali, sempre pregiuélizial· n,ente. premettendo che non riteniamo che siano essi la tera causa- delle guerre; che per ottenere la solu– zione. da noi proposta non accetteremmo mai di ripren· • dere. la guerra anche per un giorno solo; che qualun– que soluzione pacifica è sempre_da preferirsi ad un'altra ottenuta. colle armi;' che, infine, la soluzione ottenuta non può essere una soluzione definitiva e· criusta, ml solo una soluzione relatira, contingente, di conwro– me;;so, per cui soltanto il regime socialista potrà, risol– ye1ido il problema economico, far triénfare la causa dèl\a pace t:ni\·ersale. • ·La soluzione da noi proposta è nota e si riassume nella mas.~ima zimmenraldiana, fatta propria da "'oo· drow -W.ilson, in quel periodo de·lla sua attività pac·i• frsta, in cui com·eniva alla. democrazia capitalista ame– ricanà ·,ciffrire ai belligeranti europei la propria media– zio1~e ... disinteressata cd· idealistica. La massima è nota: diritto· t1i popoli di disporre libc:ramente di se stessi. .fn'. co~creto essa sign1fic:a: ricorso ai plr!iisciti per,.tutti t _casi· di <OH!qta:ione";, ~-* * ·:\\m ci nasconàiamo tulti i àifetti' e tutte le difficoltà· di. uùa so1uzi6ne sin1ile, che dofrebbe essere acèolta, più che da noi, da tutti i democratici e da quanti, in qbesta guerra, affermano di an~re con sè non sçiìo il D.itìhò e la Gitistizia, 1r.a, anc~e il consenso attivo e' co·rdiale dei riipètlivi popoli. Vale a dire çhe, se dar– \"ero i Co.-erni dei paesi belligeranti fossero convinti délla bonfà della propria cau,a. c lòtta,sè'ro solo per gli. ideali affermati, tutti, è dall'u11a e dai l'altra parle, doYrebberu accettare -la soluzione zimmerwaldista. Ed· i Governi, infatti, ad un certo m01)1emo della. 'loro politica di guerra -- spinti dalle supreme urgenze ct:onomicbe e militari, qua11do pare\·a che i popoli non fossern 11iù in grado di sopportare maggiormente i di– sacri ed i sacrifici bellici - conYennero, almeno Yerbal– mintc, con Z,immenvald e il « ·diritto ai popoli di di– slorre libcra11w1Le di se st_cssi " e per conseguenz~ la « · pace scw:a a1:11css1.?111 violente C Sc'.ll~a rnde1~11tta ,,, fonriula della. rt\·oluz1011e n,ssa, \·ennero accolti, doYe JJi"ìi;do,·emelìo, con. parecchie restrizioni formali, è Yero, e. con maO'n-iori re:;trizioni men tal i, certamente. Senonci~è le accettazioni Yerba I i, clastiche, eqnivo-, che 11011 trov:irono mai la possibilità di concretarsi nella prat,iç,a perc~è og1:i ~ormda ~ quando si rnglia set~. tiliùare e s1 abbia mtere,;,~ a .non concludere - si pr,esta ad. interpretaz.io1:i. \:3rie e_cli\·.erse ed è precisa– mente nelle• interpretaz10111 che 11 dissenso, quando lo si \· 0 ,r] ia, può trornre_ nuorn mqteria di S\·iluppo. . g" $i cominciò anzitutto a. chiedere: " In qual modo ; popoli p~tr~nno ~is_rorr~ di. ~e stes;,i? Col _refcr.c~d1'.11: 0 _col.p]~b1sc:1to? ~h1 a:-ra, dmtto eh p~_rt~_c1parY1. C:h1 lo orgarnzzera? chi yeghera alla st:a se11eta ed onesta? Come potrà essere faran~it_a la__µiena _libertà c~e_l vol~ cù; in pari. tem?o ~ eserr:mo .,p1u ~?°'p'.o cl~! dmtto d1 .propaganda e d1 d1scuss1one. >>. E na d1 questo se- guito. , . . . Tutti prob1em1, C'he 1mporlano c'.a~cuno lunga_ l_rat- taz~one, dalla quale - se1_123: l?erderc1 m !anto lab1rml~ di questioni politiche. g1und1che, morali, _ecc. - c1 p~re di poter conclu?ere non J?0ter altro risultare r.he qt1esto: qualunque sia 1~ soluz_1oneadottata, e,,,a !1011 può che essere una solu21~ne rl_1 _compromesso! relatl\·a. a,ttuale, soggetta ad ogni critica. ~C': \'\lols1, ma che a\'-'rà, indubbiamente, il grande meriw rli essere pit1 .sollecita e meno gra\·o,sa e sangui1:osa della guerr:1 e forse più equa. _ARISTETORMENTI. bibl iotecag in 1anco ~ GU argomen_(i degli avversari i.., ,,,t;~ Si discute, come a~ ~oHt.o, g,_ll' ost~rix du1:1in.-td: l'om ctettn _èoLazione. li la èonversazione clie procede forza,tame.n_Je fminmen!arùi dumnte it pasto, d~i,viene più nutrita, pÌ1Ì, 111,ovimentata quando tutti hanno finito di man– giare, nella mç,,z'ora clte preced'e -it fi,sclzfo deila sirena., dei cui tutti oli opera.i parcmno riclii_a_maii al tau.oro. • Voi, clice un overaio clze vo1-rebbe farsiJ notare ve1: ùidipendenzct cli giudizio, z;er non essere, come lui tli'ce, assen:ito·a, nessun padrone e a nessun parti– t6, voi dzt; gridate tanto e vrotestate contro quella clid cltiamate la doerci~ione della co scien:::a e v i scagliate contro ·il prete che p1'ofi,tta delt'·ionoran.ia e del, ter– r01·e del misterioso al di là z;er imporre i'dee e pra,, tiche clze rztençle assurdi; contro it maestro clii! in– seo11a cote clic non rientrano ne/t'ambito delle vostre teor;C'; contro oli ·ufficiali che vor1liono -mcmlenere la dioci71lina -nell'esercito; voi che così -vorreste fai'. ere– ciere di ,i:olere ver tutti lei pù), n.mpia liberlà di pen– sz-eto e di coi;rit11.:a, siete i vùì z1repolcnti violato1·ì dellci libertà di coscicn.,a e dcllci libatà di pensiero. l11ta11to siete se111j1re violenti con élitunque n<>JJ,. la, peSisi, come, voi, il che, _tradotto in lingua pove1·a i-errel,/ie a. stabilire che lei liberli"ì, la volete ve1· voi, e non ln 1:o!etc per r1LL altri; e zwi clVete jonnato or• gan·i ... ,·a1ùmi, sc.~..oni, cireoli, dove non si jci e/te ·imporre le vostre ida et coloro c!,r -e.ntrr>Ì.o 1.i farne JJcU-it'. e IJ.Uelclte è peggio avete istituito dr:lle tessere le. 1111alistabil1sco110 ww rlbsciplina che è ]}ilì rigida, mollo JJÌÙ ri[Jidci di quelln. che si attacca cilla divisa del .~o/dato. • J:) con IJIIC.,;ln tesoei·a. vi gÌete messi nelle mani u,1. mt.,:u di coa1·la.,i,c,11e non solo della libertà di 1,e11,icro cdi t.:V.:scien:.a., ma addiritlura delta votontà d'C(J!i altri. Q11a11do si c·iene eh lrvrnre fr1i ·i•oi un opu·oio eh 110n è, come ·i:oi dlle, organi.:wto, ·inco– m111ciate tiaz>71ri11m n circu11.Zo con 111,o{te lusillghe e vrome-~se e uildtamc.nti e zwi, se /et 1l sordo, inco– mincia/,, Il lratlarfo <'On durt::a, con di.<prez:::o finan– ch e e p o;, lo mettete ·in disparte, lo boicollate, gli rf'! 1rlr.le lii i·ilri l/7171ossibile 't11.w111-ma, fi au a riclud;,a al p unto o cli andarsc,ze o di t,:sseraesi anche lui. 8 r 1uo.ndo i 1.:ustri diri.r;enti deliberano lo sciopero, tutt.i dcblJono ocwperatr. ,w,·he i;e 1wn- 1'o(Jliono, an= e/te se le rondi,iont• delle loro famiglie eàgono il 1;011 tm.rio. /') guai n eoloro r:he non r1/Jf1rrliscono al– t' ordine 1/i .qo~pe11sio11edet lavoro. Sono kn1rniri e 1:e,1r1u110 mostrali (t e/ilo a11che (Jliai!rlo lo sczoJH::ro ;, fin1lo, anche 111wndo_ ddlo gciopfro _si l'. perduta ooni 111emot'1rr, co111e se il fallo che cs,'i hu11110la1•oralu hanno forse dovuto lavorare, 71h .,peciali condi.zio1u delle loro frn11ir1lie, costituis.,r 11n'i11clclebile -macchia. et' 111.jami,1. H .,e i,1 11 11n vota:ione i '/..'ostri dirigenti impo11go110 delle liste non è permesso cancellclrlle 1rn nome è' 803/Ì/uirnr. •1111 "ltro. H se 111w dei vostri, p1n-<, 11011 ase11d.f) clt:rzcale, 1111r 110n essendo credentt, 11er ;1on opporsi alla 1·olo,1tà, del/(! 11wglie, per ri, spettare i se11ti1ne11/ldi, perso,ne delict slffi famiglia, si, spo-'ll 'ili r:!1iesa, o mrmdct Cl bàlle.::mre ·i suoi ii_qli, àridal(; a/{o scandalo e 11e fate 11n chiasso del dip– i•olo. B sirte i·oi che 1,·ol'ete la libertà di vensie1'Y.: e di_ ço~.:1r:,ll':_ci ver _tutti. l:J _la Ù1lendete così, 1,·oialtri, lei l1bf'.rlci rli, vens1ero e di cosczen.:nJ Oli, operai, 111e11lre /.'oratore svolge la_ sua requù i,itorùt sr,rriclono, poicltè conogcono ormai, que.sti a,·. [JO/llt:llli, COIIOSCOIIO il trucco. Bd 11110di essi, che parla 11f'i comi:i. che legge e si istruisce per fare i711 po' di propar1wu/a., la do– rnenic(I, uei r1io1•n i d,; f e8ia, f rn uli O[Jf rat dà sol,– bor{!hi e /tct i contadini dei v ae.selti dr:lirr,pro1·ù1cùi, r;li 1·i~p1J11rle, fra i{ co-n, en.oo di ili/li, ·i 71rc;sn1ti: • -- !lfu /11 11011 sti it1 h1101 1 rr,ferir, dic, nrltJ 1p1ell4 chi' dici, 11oii-lir: t11 .sai -;:vr/e:llr11nc-11tc clif' i t11oi argo< 111r'nli so.'lo ommai pa.escrt1:di moda, .u,10 st(T{i tre:,: i,olt/ rlailrl reolfrì dei faf/i. /:) pri,nri 1/i; tulio '11utwdo vn.r 7 i llcila. libe.rtci a citi t11tc11di di riferirti: a{ prete che cerca- cli fcirsi

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