Compagni! - anno I - n. 1 - 16 gennaio 1919

COlilPAONl! uell.a quaie mi sori ferrn::i.t:le confermato con g,lì studi e e-on'l'a osservaziom~ negli ultimi tre mrni. Ciascuno lm le <SueYie e il suo 1:en1fJt'il'umento cli -.q:Jiri:to! !'hiudo con un ;1ugurio se-condo l'ani mo m io. ]n questa te1,r,t <'h<'sica di feroce tlra, nu.in spiriLllàle, in tJu-est;i tena <li p:1pi, <li preti e di frati usurpatori deJ titolo <li sa•nUt.it, in Questa terra più che in os:ni :\.lt:r,t conde1w r~sorga e si ravvivi :il sentimento tl-èlla s, 0 t1ie-t:ta cristianità.. Ki::un noi i ve.Ti discepoli di Gesù di )::nzareth. tlichim·,i to Jlv·inò, tanto l'umanità sua fu s,1Ì)Priòr·e ad o.emi i'o1wa <l"egoismo: di Ge<:iù:l'tmmi.zia- 1or-e dc>1regno lli Dio, 1.:lle è della paee e <lell"an1o·~, elle veni't e ,mril fatto per opem e virtù dei o,,enUmenti 110,;tr·i. ANTONIO LARIUOLÀ. Gli argomenti d~gli avversari Oli aY\'e1·s..nii, quando si tro.rnno a <li-,,'Cutcre <:ou so– d:di!.sti, sp.ecialmente operai e laYoratoi'i, credono. ili .scon– certarli, addnceµd-0 argomenti che, S€condo loro, metto– J;o in ri~licolo •le finalitit del Socblismo, climostr.am.done rntt.a ·nn.'1t;tuRbi!itù e l'assn-rditi'l. , E' bene elle J nostti eomp,1gui li conoscano questi famo1•! argomenti. J•E'l' YC(kre <:llc nou , lo non rnggilrn– gonù 10 "-<:o,po, ·rna son<> essi t>-tessi ridleoli. !~~eone ullo : ::ii racconta che Rotl1,-'Child. uno òel famosi finan- " ½iéJ';i a ,:;ccntnvt ori ili ;;:mndi c,tpitalJ, trovaudos.i un gior– no ,1 ragiom.ll' e con· uu collettivista, gli avesse detto: Ellbrme. \"vi l 1unqne volete il t'Ollftt.ivismo, vo1ete dllll– que elle tutto sfa in COllllme. YogUo e,'8€1-e <l',H:cordo con •"o.i; voglio mettere iu comune tutte le mie sosu.mzc. Sol– t,rnt:o d:ovete te-11er conto c-lle rnm sola-mente eou voi io . debbo divider e l:J. mia fo-itun'-'l, ma e-on tutti [li uomini. Qtwsti so.no alla ~pertìde della terra in t..ann, mill'oni, io possiedo tant i milioni; -spctta110 clunque à cfasen.)10 tanti eent€'Simi. Prendete, du11que, <>cco k1 Y<>str.a r,arte'. E, J1,ltu1·,ilme-nte conclll{louo che 11 co!lettirist,t riwase com– ]>letamc.nte sconccruito. , Un'altra ,el'l:Ì()ll() - e q uesta (~ ripo1·ta hl d,\l Kl'C>J)O– ! kine, nell:l sun Conquista d.el pa-uc ......., dice che il ban– c-hiedere Rpthschild d'i P,uig·i. ùumute i .moti ri,oluzio- 11arii d-et .'Ml, te1.I1e!ldo di e.ssrc!re spogli..ltu dii tutto il .sno ùannro, nimmnzlò e f<'CC Jmbblic,u-c a1ci giornali: Io voglio ~immettere che là mw1 fortuna è stata fatta u ;;-p, ,;;..-, {!<?! kn·oro altl'ui "' sono pronto a •'e;;titu .ire. Ma mr.to 'Giò che io posseg-go, diYiS~•a rntti i ,popo'lid' gnro.pa ùit u no scudo a tesla. Sono pronto a I"l:l8tituirlo ·a eh .i m0 ue farà richiesta. Si dice -che akuui an~larono u ehiedergli lo sc-oclu(lo che cp;ti si afi'rettò a d-a,re, e poi fu rnsciato comr,l.eta- m.-nte~tr;wquiJ.lo. • Olle co~,1 yo·rf€bbe dimc~trare nuc>sta sloi-idla, amme. ;:-o pure che &ia veni. n-cU'un.a o nell'altra versioue? Proha– ùllmC'nte, netl'intcnziolle di coloro <:hc fa raecont,rno. <::be .gli scopi <:,ti t.>ndono l soci8l.i.Stl so.t10 talmente inatfoabni elle, anche ,u-riv<llldo aua divisione ùM!c 1·ic· cbezze, In situazione geue.rale non ,sarebbe affatto eàlll– biata, pokp~ ·nessun cclillbimnento può derivare c1MJ'ntto r-he ·ogni -,forno possa essel'e pos~essore di pochi cente– simi o :arnclle cli uno scudo di più.' .b]bùene r:v·goinento -è cornpl,,tumente f.al; .,c1. •11 socia1Is1ùo non vuole la ,sparti?.ioue delle ricchezze ::eeumuiate 'Otto forlll:l di c.1.pitale in moneta,· uè· ,\iole ::dcu'll.'1 spartiz,ione, perchè que:;;::o effettiv,amente non eum.bie1ae-bbc nulla. ' 11 sodalismo yede multo più lontano. Bsso h a c;ipito • ehe H potere dello sfruttam ento deHe chs,i J; rolet.al' lc è dato alla cla.s;;e bor;rhese d.al pos. e&-;;o ùd l lwzr.i d i produzione, clnl fatto ·ehe e ssa h a in su.1 propdetit la terra, le mlnvere, le maccllinB con tutti quegli organismi <:be immediatamente ne à.ipenclono e, naturalmente, per impedire lo ,sf.ruttame ut,o e in con.seguenz.."l il -progressivo accumulai·si dei capit.'1.li nelle maui ili uv.a classe sol'a, il che da•àd essa tutt e le coud,i7ioni favor,?voli al 1n- i– vilegio. n10m non ìa ,spartizi~nc. ma_ !a collcttil' ir.za~ 7.ione dl tutti i mE-.zzi di pl'oduz1one e (•toe vuole che es~ 1 non. ap.part.:-ngaillo più aù un s olo, rna slap.o tll tutt1, slcchè ·1a produzione e l'utile ci.le ne deriva venga,no equamente rip:ar,titi fra. tutti.- . . Questo si, di.e romlua completamente la SJtua::,..ione d<'lle cose. Sul couseguiment di questo scopo è imper– niuta la lotta d:i classe. lotta cli classe la quale fatal– mente, inevita-bdlmente deve risolversi con la frne {leUa eliasse borghese. auz.i. con la sparizione delle Cl8.ssi. <}Oll Jn insta:urazione ,del :,ero 1-egimc di ugi.1ag1i-8Il1JII per tutti. .. ibliot caginobianeo Lf - fi8AHDI fl6URf Dfl SDCIILIID IHJfHIIAZIOHAlE • ·I CARLO MARX Achille Lori.a t~rmina così il suo profilo di Carlo M~: . • . .. « Così, •dov'_cra là. .immobilità atavica è oggidì hrrucnza ed 11 moto; o v'era la r.a,ssegnazione 1·i– be1l~; O';'era !a scissura ihesora.b.ile fra. la ·pafo:ige– nes1. socia~e, mnocuo • delirio di pochi sofi o ,eg– gcnt~, ~et 11 mo•r~o gregge d~,i miseiri, oggi i miseri stessi s1 son fatti gh a-rtefic1, gli araldi i pionieri d€1lla inde,precabile ascesa umwa verso' un assetto piit giusto e superiore. Ebbene, tutto questo nuovo mon~o morale e so~iale, in~udito ai nostri ma.ggiori, glona e tormento {tella Scrnnza, della Società, del!:,,. .y 3 i._ ' ,,!?:-*"\~\""ì,l'" ,r"~~ ·,liJf·~} '~ \ • I Yita, contemporanea; tufto questo immane tumulto J'idce, di fatti, di rivendicazioni, di aggressioni, di laC(lrazioni. di ria,ggrcgazioni innov:1trici, tutio que· sto sortilegio ineffabile è l'opera di un uomo, di un sapien t,·, di un martire; tutto ciò dobbiamo a Kad Ma,1·:,;:; tutto ciò• misura, concreta, materia il suo Yts– Ì◊l'e · enorme e la onnipossente vastità dell'ope,r:i sua ... " Acclamato o perseguitato, suffragato o rinne– gato dalla, Yitfl, o dal verbo, dalln. storia o d 1 à.1la ra– gione, egli è <l rimarrà in ogni tempo l'imperatore dd!C1 anirn.;, il Prometeo destinato a guidare Ja gente umaua verso il porto lumin.oso che l'attende e che, in un giorno non - forse - smisurata.mente lontano, h t acco.g lierà ne.Ila sua pace. « E il gior.no vérrà. E in quel giorno, in cui l'i:ila ,edace>tlel tempo avrù. .consunte le statn,e dei santi o dei guerrieri, l'umanità rinnovelLata eri– gerà all'artefice itle1le demolizioni fatali, sulla, spen– da del &no ltcno nativo, un gigantesco ID/.\lis'oleo, raffig·urantc il proletario spe,,.zante le proprie catene ed a,ssorgente ai fasti di una libertà consap_eYole e degna. E là, verranno i .popoli rigenerati recando il :fiore •della memoria e della. gratitudine ai Grande, che fra i dolori, le ll.Ill.iliaizioni, le priva;\ioni ,sè-nzn; uome,. combattè senza posa nè tregua pel secolare riscatto. E le madri, additando ai giovanetti la tor– me11tata e suggestiva figura, diranno con voce ti-e– mula di emozio11e o di esultanza: - Mirato da quali tenebre è emersa, questa nostra luc.o, da quaute la– grime è germogliato questo nostro gioire; mirate ei adorate riverenti colui che ha lottato, che ha patito, che è morto per la Suprema R.edienzione "· Egli è <lunque il. Grande di tutti i trrandi, poi- I·

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