Compagni! - anno I - n. 1 - 16 gennaio 1919

I. .. • I .fP"w". (Conto corrente colht Posta) 16 gennaio . J9.l9 ---~-----'------------.:..- ...... --.;......:..:.. Proletari ditutti paesi, unitevi! Centesimi 20 SOMMARIO: Del f!ooi.<l-lismo • Antollio Labr:iola - Gli argo1nenti dc-gTi a•vvcrsarii • r. p. - Oarlo Ma1·,i; - .. 1\"oi - La.. tp,olitloa ì-ntuniazignale ·clel Marmism.o -· I. . l,onguet :"".t La paM ehe vorrebbe il f!ooialismo.Intm< na:;fonale , 7 L<J, dittaura, della borghesia - Brizon - •• 1 I· pa1•tit·i' i)i Inghilterra • P. -- R. Lua:cmburg e gU 1Llti1r,,i problcm i di ciasse ,• C. Alessandri. ' Il· nostro programma: Una n·uova ·R-it:ista'! Ci è il posto pe: r una nuo– va Ri,rfrta?- Noi· rispondùuno affenna.ti· vamente e non ci li111,ij.i9,1110 alle parole, • ma' p assw.-m-0 cii /ala • t- i, in ùùudJ,'dJi'k la imòbl-icàzione, perchè siamo con– •t: f.nt. ·ì de •1ic ìn solo ci è posto per es~·a., ma che ·v·iené cr, so ddisfa.re ·1111a necessità, r,enerabiiente ·str.[,lta dà_Ua t ( ra11.de; 11!aggioranzn dei n_o st.r,f, e_ mpa-q'J?:i. GuJ.Cche tutti nconosco·no che l'Id.e.al(; /::ioc1a[Mla ha bùouno di' propa.(Janda, verclzè si form i la coscienza.. <lcl lavora tore, perchè egli sappia a che cosa dne a.-~ pira.rt: ,a che ,e,oèa de1;e -fendere, pcrcliè egli non ,<i f ac cia 1110.•i distogliere e/alfa 1 mela c-nl wn talle le sue cnergic deve -essere rii-olto, pei;: il SU,0 bine, per il b-ene di t·utti. • 1 Perd1è que.~ta coscienz.a si f 01·mi sald,1, cd intk– fettibii'.e, perclrè essa vos,s1i resistere agli 1trti, a{f.e ··vicende· degli: a.vveT//Ùnenti, a tutte le form,~ if,i <.A,l– li:tta,;wnto della class e bo r[JÌl,e.·e 'la quare cr:rca t/n l·utti i modi, se non . t.ài .fer>1wre, (Li ritardare il corso degU a·v·v.enù1ie11:ti, è "necessario che il lai•ora– tore conosca quello che è la dottrina soc-ial-ista, 1lu, qu.al- 1'. basi è sorta, qual·i sono le conquùte clic 1i •i: ari1: partiti socia.listi dd mondo 1:anno compien– do • è neces.1:c,,r•io, -in. ·una parola che esso sia a. con-, tciÙo co·i cotl/.'pagn·i di ti1Uo' 1··z mondo e sappià dò che de•ve i 1 oien:. E' perciò çhe e.on, que,,ta Ri11ista noi ci propo. mamo • innanzi t utto di fare opera di ·volgo.rizza– zione ·1na,r,_xi,st.a in forma cis_soluta1ne,1te popolare e dare ampiamente ·notizia S'lllla si'.t1wzio11edel. Par– t·ito '•in tutti' i paesi del mr;mdo ,· rifare la storia dei con!J·ressi internazionali co11mientamdoli largamente ~ q·uella del sorgere. e dello s11ilitppars·i del Partito in 'Itali.a: trattare ques,tioni 'di att1talità i,nteres– t-·a:ntiil Proletariato; fa1· conos,:ere le cond-izi011i e l' aUività delle organfrza,:.ion-i fo l talia e in . tutti 1: pa.esi e dari~ vn ·1iotfrio.rio completo del movùiiento economico all'estero. • In br(:i·c la Rivista sì propone di fornire ai la– vo-ratori, ai compagni, a coloro t1ttti che .,unano ùitruirsi cJ,ell'este11;za stess0 ,del socio.lismo, delle ea.u-<e .storiche ed 1.nel1tttal>il·, cli.e rendono fatalmen– te irreconciUabile la lotta ù-i cla~se. d~Ue ci•rcoslanze che rcrutoiio faf.a.lmente Cfrta a più o . meno lunqa scadenza l'àttuazione dell'Ideale Socialista, quelle '!:°ognizion:iche es.~i,non po.~.~onoavere nè dalla con– lcren:.a oarr..sionale, nè dallo studio di libri che cs– '.,,/' . - 11.on hanno i'.l modo (Ji procurarsi rn.èil tempo d-i d-ud·ia:rl'- • • • Ed iniziando ,lo st1olgimento di questo program– '. :7~ rw'olg·iamo av c011tpagwi tutti il saluto (IJUgur_ale. bibl:otecaginobianco _, ... Del Socialismo Iniàamo la, nostr/J, p·ropa.ganrla, con {q, 1ir,rofr1, di un nostro compagno ora:nvi Hr·Ompar,,o, ma, c!te fu, 1·n ·un temvo non lontano, -una ddlri più. impor~ ta11ti figure de( SocialiS?no inter-11.w,io,w!c: Antonio Labriola, • E ciò pe, • ·due ,;.;,,gionì,.:le 11ri-nw.-, 71trcli,:, rome i compa,.gn-i. 'l:edrcmno,. qvàla çonferen.~'a;che Jn ì,rr– nunziata a Roma, Ùz, 1111, c·1.rçolo QJ)frafo, nell',tn//r> 1889 vorc come se fosse ~ldlCl (fetta. a11po.,la JH'r c-i– scre ripor;f;dta· da.l[a nostra Rivista ad ,i,11i .: 10.re lo srnlg·imento· del programma di vropaganda d"; essa si propone; la seconda pérchè, volendo ·/1.0·Ì,d.edica'– rc pà·rte d,i, queste ,payine alla volgarùzaifonc., ,dcl– l'overa di Carlo Jlar.-c, ci è sembrato che 7w11, JJ0ff.– '1'amo cominciare ù~ maniera viù degna, clic rin•o– cando, la varola di colui che fu ·i;, Italia d prùno, ùiterprete del pensiero del grande fondatore ddla aottrina sociw!,i-sta. ' L! REDAZ!DNE, 'Signori-, Si, vi ch.iamù signori-! Nè vogliate credere, cilo la sola abill.1cUne rul muova a u,sare anch'oggi con ·voi. uua .parola, che rJvolgo t,antò SJ.'Jlessoai miei lf.Oliti. uditori. Sento davvero de.utro d:i me una viTa e onc::,t;l, repugnanza .1 fare altrimenti. ,• . F.J <.'-Ome potrei io usare la parola fratelli, senza in– correre nella taccia di tenere un modo c1i den;iago"ica 'ipocrisia? :!\on sapete voi forse che io son [lrofe.ssorc :.,Ha rniversità, e che ci ,corre tanto di,;irio &'.Il modo mio di· vivete, a qtleUo che è proprio della ruagg.'i,)r , p.u-te di voi componenti il_ C~rnolo deyli st1Hli sopi.ali., cbe -mi a.,cte c-ortesemente mvi.tato a p;u,Jare? C'h~ cosa ]10 fallo io mai per meritarmi i;,incemmente il titolo ui operosa fratellanza? , Vana illusione ì, quella di dare per cosa fatta u11 on:tm10 oggetto, cui si llliri di ·pieno cuore con la. 'sric- 1· nz11; ,pericolosa· lu,singa lo scambiare i de~iderii con le \])Ore!_C'f'!sì un gran 1:1':?rio_ di cose nuo,e ntl S<'Jlo dellì\_ sooeta prc~nte; e g1a s1 vede per molti indizi. agiUll'HÌ vivi~slmi i primi sensi, i ipriJJ:1,igerml, d~~1la futura :fratellanza. Ma la vit.a d~l!l'oggl pur· tropi:,o è tutta cli lotte fra le classl, d1 Ingiustissime odios.~ d1- sugnaglianze, di soprusi e di sfruttàmcnti, perel!ì: a,! ope,rai comè voi non tlcbba parere pl"ùnunzlata, ad ol– tragglo la parola d1 fratelU, se esce daThl bocca d'Ull come me, che quai;i inoperoso ho speso :finora la Yi'ta m:ia ~lfant.o nell'acquisto delle conoscenze sci.è..o.titìche, e nell'arte di comunicarle insegnunòo e scriv-e:11do. Non ci disprézzate ,perb, noi 1avòratorì del !Xlllfilero. solo percbè noi non si ba le mani incallite, e ,·Ivc:ud:o in un agio relativo nqn ol -tocca di lottare pe.r il pan~ cotidiano. Considerate pure. che non. poca parte dei sentimenti, dci de-slderii, delle as'I)lraziolli che muovono a cose nuove gli animi degli operai in tutto H mondo civile, son frutt.o e conse1,'1le.DZ3. dell'a,rdita speculazione d1 forti pensa<tori, che. per acume d~intelletto, p pe:r. Ul1tanìtà di s~si, scoverte le (.-aru;e Ò;e:1 pi.'eilen~ disagio . ..'...

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