Compagni! - anno I - n. 1 - 16 gennaio 1919

COJJPAGNlJ . l te / .' J1a.u ricer ,oo.to e dichia·rato 1 mezzi, e ape.r e qt1a~1 i;pl?,'rra:te Je viie ,per giungere al trionfo della fJiusti.zia aacia,l,e; Permettetemi di ricordarlo; U oocialismo, iu <Jua.nto ,pers·ua:sione . dellle n?stre _men.ti, non ~ c~e la filosofia ddl.q, J1Hso:1-a. __ E J:Ol eoOO).derate, . éh'e .;1,1 g~or?o che i p-r.:"senti cLe;;11der11 d1ven1Rrann:) realtà_, 1.l g_1orno che a1 disardine 1oo·t~le ~d econollllèO wirra •sostrtulto J',ordi-rmroento sociale, •che dà. a cias,cuno· secondo il mc– l;ito eq il 1:lvoro ano, quello sì Harà un granél.('., un mar,n-iglìoso trionfo dcll'umano [l(>,D@er-o. e parra còsa vera t,~ ineo11t1·astahilc 'l'augurio di Platone, èhc la filosofia si,a. la rcgg'.l trlcc •dclle reµubbliclle. . ,. Nè v.i è:u'ezz:,erò col lu&1ngniero titolo 'di citta-dini; Tali ,siam .tutti. 'in dirit:bo.; ma, in fatti, i ,più portano cotesto nome come '4 dileggio. Clttadino. in Yerità ,1Uol dir ,s'Ovrano;. anzi k d.ue parole. uon rxmscmo sig-urncare t,-e non un.à e medlc)sima «:'Osa.. ' :Per qurefo intent,o e con tal sentimento furon futte le rivoluzionj poi <i.ti <:hcin tutto il mondo da un se– èolo in qua; perchè g-li UOll1i.ll!i mai più. n:usce:ssero ser-d del'lu gleha nelle terre da feudo, ,,,sudditi di re assoluti negli stati di privilegio, vincolati ai preti nelle cbie;,-e di ortodos8ia, priYl della libertà di J:-;tyoro, d'indm'{trla e di commerdo 1:ier le preroga.t ,i.ve d'infinitJ corpi, 1ùae- 1,'tranze e mtinldpaUtà. Da çotesto moto rivo1uzionario oou venute fuo•ri le istituzioni. che con -nome <li .senso wverchiamente €11:a;;ticoch1amiamo Ube.rali : u~agliian– zi1 • iD:ll3Jlzi a:~la l\:gge. lioorlli di coscienza, di dìscus- . si,one e di riuniorn.). elettorato politico, parlau.tcnti, re– -l'ÌpODE:l bBiti'.1.dei governanti. Ma '-<li tutti cot'esti dilitti e Ubertà pochi sl gJovano. pochi pos'oono giomrsl, per: <•hè aJl'abolizàoo1e dei Jeudi e delle vecchie cO'rporaziom - s'è f>0rmato poi un nuovo governò di cla:ssl .spa-<lroueg– gianti · e sfrutta:triCli .uon meno grave <1cl'l'antic·•.lai :;<pa– droneggiiati e ,sf1"l1t ,m.ti ,anzi• più graw, od odioso, ora che le moltitudini nò:n • so.no più d.l plebi ma ®11 di popolo. Nella .st1ietatla Jotta fra oa'pita'lisìno e favoTO, fa, ma:ssa dei 1'aYomfuri, iU'Si;;nii;tiuu •quarto d'ora a'l– l'anno dél :p{)Jllll)'ÒSQ titolo legale di popolo sovrano nei cotnizii pensuft'rag:io universale, ma ~cbisavi ·di fatto e di tutte l'ore di <Jueilli cJie ,oon detentori dei mezvi di J)rodnzione. ,sente vivissinia l'ironia della propria sor-. te, il oontra<Sto vergO'gnoso che la delll;ocrazla politica ha messo in .$&'Sere, fa~do degli etessi uomillli e dtta- d'ini e .servi a un teurpo. . I:a dcmocra:lia. politica' còn' le Iarg.Iic. prome1!sc ,sué, non potute man.tenere pe-rcllè illusorie, ha fatt<:i lk'l,SC."(!m e c:resc'el"ù figantè ai nostri giorni J::.i questione sociale, nroblema ru ro.g:ione per clii si restringa. aJ pensi~o. iru:.<ent'ivoed :1rma d:i agitazione e di rivolta 1~r chi si sa.p,pi:l e :SÌ seJ1ta nel lltllller(j degii O])pì;essi. I sooiali~ti fra.n~'.frmente _dom;i.ndan,,. •che. l-:I democrar,la c-.essi _pure una "Volta d:-rll'essere una mu:1trforme me:nwgna, diven– ga una veri-ti,_. ,s~1-plie<e; prote;;t:ano :iu nome della ra– gione offesa, pe:n·hè 1a i::i.Uce:ritàsodale sulxmtri vitto- riosa ailla ipoe1isir;i liber.ale. . Ed a'..i::oche io seuto d'avm,i dato il giusto· LlUJlo,• soco-ndo verità, i.l nome di 13ignori,; se è lecito mai di • esprimere a,u.,:mrii e pt<P.J.1esse in nome deUe idee che agJt,ano le lllCiliti e rlsealdallo i cuori di noi che siamo,. soc.i::ullsti .per virtu di,_scienza. Se la dt'!lllOC'razi;i •non <Ie.-e riJnanè1·e tn perpetuo un vano nome, anzi un 1 arma .. ~ •di sfruttamento raflìna,to per gli aee,aparratoi·i _di voti,, 1se la sov~.ru!tà p,vpolarc de.-e pure esplimere un Gqé (li scl:rie!:to e di veritiero, gli uomini, sit;nori t·ulti 1ier rtìritto di Jii.atura, alla presente gera-rch-la politica degli, Stati ·oostltnJ.rwnno la oooperutira sooialc del comune benessere morale ·e materfale, ' Questo l'argomento, questi i termini della mia con- ferenza. . , . . / Un'ii.1Ln .1.me n'axevate ch'ieilta y()j: la CO'llllllelllOl– razlo?C del.la: Co!llune. Un po' __ me ue s(:herfuil, un pç,' .si trattò; e . 1101 s1 convenu-c dr dare con quos<to tlto!.bi: d-el soeialis111-o-, <'Omel'avvial:à. ad uua serie dd conf~ren– ze istruttive. ehe il vostro Ohx..>olQ J)<are inéliu.alo • a promuovere, ò in pl:lbbJicho o in private riunioni. ., ;._ Oh! di <.'Omme.morazioni ne abbiamo avute per fin di soverchio. e in questo paese nostro, che è come 'op– presso cli mem01ie. ed è pieno di Ya:na_glorfosi pregiu- • d.lzi, è tempo O'mmai di volgere_ ,gli sgnardi a1l'avvemre. II pasi,ato è d11l:icilea conoscere, e qu-ando se ne fueciia uno studio dillgeIJ!~ <'d accurato, l'animo ne esce pieno di delusioni. . 1 Nel passato si ti·oyano sl le cause del pr(c'~nte, e non ,pochi ammaestramenti utilissimi per i8+uggire la . ripetizione degli errori; ma di ciò Iascla,te p.ure '11 ']::ieu- slero ai dotti! • Ecco, io ho studiato assai di recente e con minu– tissiwa cur-a la ,storia de!J:a ·grande riTTJ<luzlone. Pe,. mie ragioni - e se ne ·w~dra poi gli effetti 'nei •lavrni -che :i;n ,epa.ro intorno a,l s_oclali,ffiilo- mi preme,a d'ir» tendere a fondo e preclsa.ment.e le ca11•se ,ere. Intln,,. e decish·e d1: "1.fa pn~~en~ vita cl,rUe d'Europa,· che ha bibliotecagin0 .. 1anco i ,.,moi segnacoli, t' come il ruo ,emblema, nel lioor1smo ooouomko e nel Ubcrai1smo politico-. 'E com'è, che.ali'U•. _lllfillitari.smo entusiastiCQ del ;,-ecolo• XVIII, che tutto volea r.i:condurre a diritliu di natura, è suC\."'eduto ,poi questo secolo d·t delu11i c 1 di rl('ssimisti? qu€f\to se<o-olo <li,capitalismo ;i,rro~a.nte o di proletariato lll.illll~';(.'ioso·: C\>lll!'{i,cbe dopo tanto conteuderc. ~r l'~gu?-glli;in~ e pe.r la 1-ibertà, e do1)0 av:er:ne magmlic>ato 1 tnon.tì , :'mm poi da ultimo entrati decisamente nella .pc.1,sna-s1011e, che li:.t nostra v1ta è di padroni e servi di nuovo -stampo! df' ,';lfrut.'tatori e sfruttati, di :nuovo .tag110, e . che glt Stati e i gO<Verll!i son sempre difensori <1elle J?Jinora~1z,c <.'Ontro·le maggioranze? . . . . . • ,: A Yeder chiaro oolh:i cause e nehle ragioni, ID.l mi.si e continuerò· a ~tudi;ire le origini e i moti d_i vi.In di questo clw cllliamiamo lo stato modérno • dl1llc libertà politiche. ,:aggiunte qua. e là· per lenta. c-voluz.ionc, ma in Francia., e -nei paesi che, ne ~ubirono l.'intlnsso, )JCt: 1:u: violenta crisi che cllìa.mrumo rivolu2iioue. Quest-O 1 in– ·u•nto mio neHo etuàlare · la l'lquidaz'ioue dcll:o. veccllia oocietà feuààle e. l\~ o.rigiui· della preSell'te 0cietà cbc diciamo: bc-;rghe6". Dà. cotesto studio ho tti;ltto nuovo c'Onf01•to nllc mie convimi'◊i:ri di socialista, e un più ,vlvo ,f-!Cll:f:,'O di av.·-eT~Ulle per ogui forma di gia1..,'0bi.llli5,lllO llber:i,J.e, .sw.. d.1e :s1lg{l a gloriose pan"cnze di cesarismo, o cho un.ulic 1c-i a.rrest:t a~quello che in lingua. povera, ma deg:na dd ooggetto, ch,iamerei yole.ntieii.frode e i,ngan.n.o · ùi P.:rrl-amentL Chi •corrobori la mente di t.ale studio della storia, e di )lllà. giudiùo.sa ois-servazione delle cose, iwn può a m ·e.no di rk"Onosce1-e,d1c il soclali;smo or.aimru, , m.,i limiti del pensiero, è un.a fi/.osojia .del"'.ar1Jt'nfre, e. n~li animi dei tra.vagliati e d~gli oppr€ò'Si è 1i1w•ua relig1-01uJ d-ell{], civif.o uu·uauli.a-nrn,. -· Ah!- YOi dunque e.i fate il l'omanzo? e~ ', Così gridano gli sc~tllid, e, soggbignauo, e pòi ;ug. giungono con· .malizia: - delusi dell'umianitarism,o del. &..>eolo scdn;o, penmas:i che }I 1iberaUsmo è un mira;tfo, incapaci di far- cosa savia cd utiùe al· presente, ostr'llati neJ:la t;'Onvin~loue_del1a perfettibilità l:1-mana .. ~·ol vi but– tato a.1 sogm dell >:1'\:vemre. ~ Cosi gh scettici, che sono i ~ooiO<..,"li Ya,nitosi, i bòrghesl della logica. ID si SOO· glja.uo ,. per-chè qui ~i tratta di gerlll.i di già eboc'ciati, çhe 0r:eseè'l;lUlllo in rigogtliol:'a pianta, q:ui sì lavora, di ,legittimi deside1ii che piglieran forma di diritti posi-.- • tivj 1 qui nou è ,-:iuiloquio d'in(.>erti lamenti nè vaneg- . _giamenti di vago oogno, ipa 1'iniz1o d.i nuova ,·lta, che– PÌ'~ l:orm~~nelle menti e piglierà poi_, asseti-O nelle ,eose. ·-– D1/ qui 11 «;ar.attcre di precursori e ui apostoli; di qui la, propaganda, Alle presenti opiniònr e aspetlla:zioni rriolto aTran da correggere ì posteri, e non è lroito a chi sD sia di antidpilre d'immaginazione il la;-oro dell'av– v()nire : rua, sta e .starà saldo H princi'f)io, che non è dtritto di natura la legge che mette H maggior nume– \"?. iu balia delle minoranze, ~ ·1:-o~i è. umana oonsocia-. :nono que/.la 'il~ oui la schi.avlt1i e in.evitabfle. Bd ecco che i eon~rvatori 1:-i ioostri:mt> e dicouo: se fate cosi ·aspra. critiiC4 delle istituzloni literali, che sotto alle appareuze di favorire gl'interessl dPi citta– dini d'ogni .mfillie.ra , qmil i:,-ov-ernoche fu· già di rò af,/SÒlutl, di feU<latari e di COl'J}i p.rlvil' egia.ti han messo òra in mano agli sfrutta.tor!, ai dcmagoglri, e- agli o.cca- 'parntori <ll '1)lauso e di voti, oh!. chè nòn tornareial1e . ve.'Cllie. f◊-rmc dello. Stato, e fidarsene e rimette~ne del tutto a prindJ}i filantropi e a lll.inistri ilìuminati7 V'ingannate. 1 ·SO'C:ial-isti non domandano ooncessi.o– ni, =, conqui:i;,,te; e ·<.-onsiderano le ,libertà -polit4'1le come molla ed impulso• a nuo,o lavoro e moto. Sono esse appunto le libertà pohltiche che r1:.nd1:mosen.sibl!e il contrasto fra- la condizione pr:esuntìva. di'.rei quasi 1deale, del citro.di 'no, e la eòndfaione dl fatto del.là ·rvita d-ei J1av,·rratori. Non <8i rilgeittano lé libertà politiche, ma si vuol completarle. Kon s'i faràc un passo fndl<>ro, ma più pasfii iruiapzi su' l:a demoera;,;La 1)0-l!tlca., Qui -si c1:rca al1:a sovra.uità popolare.· il sostrato economiN.', e ffi vuole -elevare a morale l'economia;· qui si cerca. un nuo-i;o 'dir-itto, che sta di g.lustizia vera.mente uguale per tutti. Qui è una lott:Ja fra la vmtà e l'impostura! Dottrim q.i aposl-Oli, di p:recursoii; di ;;-cuotitori di dormienti, il socialismo mira a. riso1vere i problemi ché gli scettici ignorano, i liberali rima11dru10 in infinito, i dièll]agoghi· sfruttano. Ne.ss-u ,1.uo- m.o sèhfovo àell'aUro • -uomo,, ,ncssmt_ uomo. is_t,:"/!'m~nto delf!l,, rÌC;)hezza,. alt-rui: ecc-o r cano111 generwli-s!{im1, da. CUl <Jenvuno 1 -pa.rti– coJari prinoipli, che come àrma di critica e come forzia. rivoluz.iona.ri' ;l. bmugurnno un nuovo peri.odo ideale e reale de:l'la storia, in:iziauo it ibU(}VO diritto e ia nuova morale.· • . . Ma non sono dunque immutabili cd, assoluti li dt~ ritto e la moi-ale? - esclamano i dottori, e dottoruooli deJ;)e vecchie eattedre. desiderosi d'i arrest,a•re H • n:a.,. scante sole delht .chiltà socia.le· con isconttiu1i dii for, • murle e 'con definizioni dì regione a,stratta. Oht gli 'arrug- I ginitl ferri di q-ueHe. f<XI'ù.lule,, oo.n.sa.cra4iai un ·~po

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