Giuseppe Galletti - Una zuffa in Bologna fra i borghigiani del borgo Sampietro e i napoletani

Fuggiro i più pc t· <tuclla s tessa 'ia Donde passar , menando tanto ot·goglio; Po·ccipilosamcnlc altri fuggia Yc rso il vicin palazzo Bentivoglio , Altri volgcan le r eni peo· que' ca lli , Che guidano al Teatro Conia\ alli. Slranicri a quelle strade cd a <tue' lochi , Crcdcan ir lunge, c alcun tornava addie tro, E di nu0\'0 troravansi non pochi A fo·ontc del fatai Borgo Sampicti'O, A cui tremando rivolgcan le spalle, Ricalcando di voi lo s tesso calle. E tanto lo S(>avcnto li arca presi , Che pe rdevan per via c giacchi e s pade, J~ quanto addosso avcan d ' ao·mc c d' al'llcsi , Scminandouc tutte l e contrade; Chi ne' mu•·i qua c là dava di cozzo, Chi s finito giacca di sangue souo. l~ sempre pitì battevano i calcagni, Bcnchè lontani ormai c rotti c s tanchi; E il scalpilarc udendo dc' compagni , Cr cdcano i Bot·ghigiani avere a fi anchi , Che invece erano immoli a l poslo loro, facendo d' ul'li c fi schi un alto coo·o.

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