Giuseppe Galletti - Una zuffa in Bologna fra i borghigiani del borgo Sampietro e i napoletani

- 2~- Ma rinft·ancalo c des to in un baleno Dall' aura fresca, c da ll ' ardo•· d i Marie, Che fin nel sonno g li bollia nel seno, Una scorsa diè prima in ogni parte: l'oi un ordin novello in molle cose, Aconci o al dì , che g ià sorgca, di spose. E appena il primo Sol dorò la rclla Del loro Campani] , 1·imossc il Duce Ogni guardia , ogni scolla , ogni vcdella , Chè d ' insidie il limor toglica la luce; l~ solo alcun lasciò che allento spiasse, E d ' ogni moto aHiso ne recasse. A tutti ques t i ci d iede acconcio posto , Ed i segnali che dor can dar prcsco·issc, Onde da ]unge ancor g iugncsse tosto l/ an iso , se il nemico ne venisse. Indi dai quath·o ingr essi anco lcvonne l corpi a guardia, c un so l Drappel formonne. E questo collocollo accoo·l mnenlc In mezzo al Borgo, onde di là potesseA un s uo cenno volar sul.>itamentc Dove il nemico penetrar volesse : E con più for ze riunite c pronte Fargli con più vigor doYutH)ue fr onte.

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