Giuseppe Galletti - Una zuffa in Bologna fra i borghigiani del borgo Sampietro e i napoletani

- 20 - A lanciar sass i tu tti des tri c p •·onti Alzaro delle st rade in sulle entrale Di pietre c sassi s terminati monti , Ch' e~·ano a Llll tempo e salde bar ricale , Ed in caso d' allacèo c di ballnglia , Una tremenda balleria a mi traglia. Spa1·sc furo al di fuor vcdelle c scollc Pc•· ispiare ogni mol o c darne m•viso , Quai na scose, quai no , q uali ravvollc Ne ' Jor mantelli , che con fi ero viso Slavan cogli occhi c cogli or·ccchi all ' c•·la , Come bracchi , che vanno a lla scoper ta. Alt ri fean guardia delle vie a ll' ing•·esso Con forc he in spalla di fu cil i in guisa; Ed a niuno d' entrar era permesso Se non diceva in bolognese ,, brisa ,, ; Per scorger di quel mollo a l patrio accento , Se un Regio ent ra•· tentasse a tradimento. E poco Jungc se ne slava il •·es to D' ogni Drappello agli ordini del Duce , In ogni s trada abivvacalo , c desto D' un fanal della via solto a lla luce , Curando meno di milizie antiche Il disagio , la Hglia, c l e fatiche.

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