Giuseppe Galletti - Una zuffa in Bologna fra i borghigiani del borgo Sampietro e i napoletani

- 15 - A llll'LW della 'ia due 'iolli v' hanno L" un coutro r altro ; c quello che è o ponente 'fag lia un ruscello , cui il nome dauno J) ' Aposa , u secco c umile i l più sovente, Quilndu 110 'l gonfiali piog!(it: o l \'ici n monlc, E cl i l si 'arcn sur un picciol ponte. l'ochi 1\rgi rimasti occulti c s parsi Yo lse1· per que llo nel cercar e un 'a1·co: E giuut i al po nliccllo , h i appiatarsi Scendendo queti sollo l' umi l arco , Colla spemc che il ciel fnltosi oscuro , Poll· ian :lllot· non visli ire in sicuro. Ma una Hcchiclla ascosa per que l ,·icolo , Di quelle che se tacciono è un miracolo, A tal che parlcrcbbcr pcl ,·cnll"icolo, Li SCOI'SC, c t osto diessi in suo 'cmacolo A g ridare • l m què, i m 'Jilè sii emi • Ygni d {ttJll·ast ntga;;, eh" 11 j' etti in man. Quel g rido da p iù ' oci r ipetu to All ' OITecrhio arri'ò dr' comballcnti : E i ll on:hi~ian credendo Iii 'cnuto ~occorso ai Rrzi di JHIH·llc ;:cui i . mrr h·r~ua a q uesti. ,. rm·•r•· 'cr qn l'l calle. l'l'l' 11011 ,,•nirc ancor colti all<' s palle.

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