Giuseppe Galletti - Una zuffa in Bologna fra i borghigiani del borgo Sampietro e i napoletani

14 - Di Regi quali spenti , o scmivivi Già seminato era dovunque il suolo ; E mentre il san gue !or scorreva a ri vi , n e' Bcwghigian' nou era spcnlo un sol o; Ch ' usi a tai zufi'c stret te, ag ili c des tri , A schcrmirc c a fer ir cran maes tri. Colti da tanta furia , c in si aspro modo , Fcr ' qualrhc prova in prima i Regi anch' cs&i , l'cr ritira rs i almcn tutti in un nodo , E non veni re ad uno ad uno oppressi ; Ma il sgomento che i pi ù ben pres to prese, Anche questo consiglio inulil r ese. 11 g t·ido • dagli , ammazza • che da mille, E mille voci ovunque alto muggiva , Nel cor dc' Bot·ghig iani eran fa vi Ile Ch' esca p01·gcan all ' ira rhc bolliva; l\lcntre ne' Regi con oppos to cfl'ctto La trcmarclla g li cacciava in pcllo. Rotti c confusi , g ià chicdcano aita A mamma c a San Gennaro , c indic lrcggiauùo f~ uggir cc 1~caran per campar la vita; l\la in,·an , chè ovunque erano chiu si _: quando La fu ga lor di schiuse la fo1·tuna , ~JcntJ·e omai cran scnzu spcmc alcuna .

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==