Giuseppe Galletti - Una zuffa in Bologna fra i borghigiani del borgo Sampietro e i napoletani

- 12 In un balcn per tutta la contrada E•·a un gr· idar~c all' tu·mc , un fìcr muggito ; Cento c pili 1\cgi tratto n' ca n la spada , E i Borghigian sbucando d ' ogni sito , Incontro nd essi s' ea·ano s lanciali 'fulli in diverse e strane guise armati . Chi n'ca lunghi coltelli , o nculi stili, Cont ro di cui c a·a ogni schermo Yano; Chi foa·chc aYea , chi pale , c chi badili , Tutto in annc cangia' a in loro mano ; Chi nodosi baslon lunghi più spannc , Che mancggiavan come li evi canne. Chi punte n,·ca di ferro, o larghe scuri , Ordcgni di lor arti , c chi martelli , Con cui u si a squarciare c legni c muri Da' nn bolle da ciechi orrende; c a que lli Ch' ca·an scnz' arme , per non sl aa·nc ignud i , J,e sedie spaa·sc fua· lor arme e scudi. E incalzaYano i Regi quai mas tini , Che aizzali i!'l'ompon , a·ol l n la catena; Ballcanli a fianco , c u fronte c si vicini , Che muo,·ea·si or amai polcano appena , Ed usar del fa,·or che polcan t rar re Dalle lor lunghe spade c sci milarre.

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