Giuseppe Ignazio Montanari - Della vita e degli scritti di Antonio Laghi faentino

3(} niro a paragone con lui per la pcrozta delle l ingue , e per la profomla dottrina e<l erud izione. Non così· Catullo quando tradusse la Chioma di Berc11ice di Ca llimaco e la bellissima ode di SalTo: non così l' At·io· sto quando arricchiva il suo divìno poema delle bell ez - ze di Catullo, di Stazio e dcgli alt ri : non così i l Poliziano in quelle sue stanze , vero miracolo di poesia : non così in fine quanti altri si appropriarono i piìt bei luoghi dci greci e dei latiui, e col solo cangiar di veste li fecero propri , come usò Virgilio che nell o bucoliche srguì Tcocrito, nelle geo•·giche .Esiodo, nell' Eneide Omero. Non altrimenti il Laghi ricambiando oro con oro , ~:;emme con gemme , dischiude i tesor i dci poeti , che egli si fa a volgariZ?.are, e ne imita la robustezza , la vincità, l'eleganza : or tenero , or molle , or lieto, cd or vivace r.d suo dire. Pel'lochè noi dirai tu semplicemente 1111 tra,luttore , s\ ben an· che un autot·e , il quale scguitanJo come intet·prete il suo esemplare , sa come Virgilio eon eguali c con• venevol i colori , or aggiungcru]o ., or variando , ornatamente mo~trare ciò che quegli dipinse ed inventò. M~ chi molto non sa di latino, nè molto a dent ro vi sentè, Di far lo stes~o non si affidi , e molto, E invano adopri pur lo stesso osando : per espr imermi con le parol e di Orazio. Queste cose tlli sono parute sopra le al tre degne di memoria. Or detto che nhbiamo degli studi e delle lettere, toccherò la vito privata del La~:hi e ciò che appart iene alla domestica disciplina: nè è da negare ancora che sebbene pajano co~e leggiere e di poco momento, pure esprimendo al vivo e quasi descrivendo il carattere 1dclla persona , valgono assai ad ammaestramento dei lettori : che è il

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