N. Corsini; C. Matteucci - Due lettere d'illustri toscani sulle cose presenti

-27 .- milioni che abitano la più bella e la più ricca contrada della Penisola; l' immaginazione rifugge dall' entrare in quel sepolcro, ove tanti 'mali creali dall'uomo contro i s'uoi simili sono seppeJJiti. Dappoi'-chè la Provvidenza ha voluto aggravare Ja sua mano sull' autore di queJie miserie, non è duopo un grande sforzo all' Europa per far cambiare la faccia di quel bello ma disgraziato paese. Niente fu guadagnato nell' interesse deJia umanità ad abbandonare totalmente il regno deHe Due-Sicilie ai nemici deJia patria comune, e il più grande servizio che l' Jnghillerra e la Francia potrebbero rendere all' Italia, quello sarebbe di aprire questa terra tanto arricchita dalla natura, ai benefizi della giustizia e {li una libertà saggia e moderata. Le occupazioni militari nella Italia centrale debbono intieramente cessare; ma nel frattempo, bisogna che una forza indigena assicuri l'ordine e la fiducia pubblica, distrutta dai cattivi governi, e dia tempo alle nuove istituzioni di radicarsi e produrre i loro benefizi. Perciò dei contingenti militari napolitaui e piemontesi dovrebbero subentrare alle truppe francesi e austriache negli Stati della Italia centrale. I trattati particolari e segreti che danno diritlo all' Austria di occupare mililarmente l'Italia centrale sono un manifesto allentato contro la indipendenza di quelli Stati. Le grandi potenze europee debbono proteggere collettivamente questa indipendenza, essendo una minaccia continua per la pace, !asciarla in balia dell'Austria. L' occupazione austriaca delle fortezze di Ferrara e di Piacenza è pure una sfida e un assalto permanente contro la indipendenza di quelli Stati; dalle loro mura appunto, ha sempre veduto l' Italia uscire le prime armi per comprimere i voli più legillimì e più ragionevoli delle sue popolazioni. L'Austria, per la quale i trattati del 1815 fanno le veci di tutto quanto è scritto nella coscienza del genere umano, e che non domanda che alla forza militare la ragione dei cattivi governi e il diritto d'intervento, possiede una delle più belle provincie dell' Italia, ma il popolo lombardo e ve-

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