N. Corsini; C. Matteucci - Due lettere d'illustri toscani sulle cose presenti

Signor Consigliere pregiatissimo, Sebbene sia mio costume di astenermi dal formulare la mia opinione, senza esserne richiesto, mi permetta oggi di deviare da qu~sla abitudine, e di obbedire a11a voce prepo- , tente della, mia coscienza, che mi farebbe eterno rimprovero del silenzio dopo le poche parole che scambiammo jeri mallina, e che mi empierono l'anima di profonda amarezza. ' Io son ben lontano dal voler discutere la questione italiana, la quale riceverà quella soluzione che sarà scritta nei decreti della Provvidenza che abbia per ora, qualunque sia l'attitudine che prenderanno la Toscana ed il suo governo; io intendo anzi di circoscrivere il breve mio ragionamento nel campo degl'interessi toscani. Secondo il modo con che si presenta a' miei occhi la situazione, questi interessi che esclusivamente riguardano il nostro paese sono due, cioè : La conservazione dell'ordine. La conservazione e la consolidazione della dinastia che ci governa da ben 119 anni a questa parte ed anco piti. Io credo che il parteggiare apertamente per l'Austria unendo ad essa le poche nostre forze, sia cosa la di cui impossibilità è tanto riconosciuta, che nessuno possa avere

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