Carlo Cattaneo - Terre italiane

in Savoia, in Emilia, in toscana potrà essere votato da capo in altro modo dimani. Or son pochi giorni, che Nizza non aveva neppur sognato di dover essere chiamata a farsi francese. Il voto di Nizza non nasce da Nizza; è un voto straniero colà c_onfitto e int~uso. Noi sappiamo che il Chiablese e il Fau!=igny, benchè sotto la minaccia d'un'occupazione irresistibile, mandarono undicimila voti d'unione alla Svizzera. Qui vi furono due voti contrari: ma non hanno· lo stesso valore; l'uno è spontaneo, l'altro è pressato. Immaginiamo che, data per legge la facoltà del divorzio, il magist;:ato facesse chiamare ad uno ad uno ogni.marito e ad una ad una ogni moglie, e domandasse-foro perentoriamente di deci- . dere piede stante se vogliono approfittare della legge del divorzio, sì o no, senza ch·'essi vi avessero mai pensato. Qual morale! Quale sconvolgimento di tutte le famiglie! È anche troppo che ì popoli facciano rivoluzione quando ne hanno voglia, senza che i governi stessi, custodi dell'ordine, vadano a sovvertirli. Se il suffragio dell'Emilia e della Toscana deve dare autorità e forza legale al suffragio di Nizza e Savoia, io dico: Chiamate un'altra volta all'urna il popolo dell'Emili.a e della Toscana; ma ditegli che l'effetto del suo voto sarà la mutilazione perpetua dell'Italia, e vedremo a che B1bhoteca Gino Bianco

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