Carlo Cattaneo - Terre italiane

52 la lingua tedesca; e nelle citte italiane della Gorizia, dell'Istria, della Croazia, ·della Dalmazia a cui nemmeno l'Adriatico è giusta frontiera. Nei Grigionì, novantamila abitanti scrivono .in tre lin· gue ; e- la loro terra versa a tre mari. Il vero si è che queste larghe teorie, }solate, non sono ap· plicabili agli estremi margini delle grandi nazioni, dove ·per fatto antico della natura e dell'uomo, ·i versanti e le lingue e i dialetti fanno un nodo inestricabile. Qui al principio della nazionalitaè mestieri combinare il principio della località! E solamente in seno alla libertà codesti popoli pos: sono vivere l'uno accanto all'altro in fraterno 1patto, e addensare in foco comune- quella luce di sentimenti e d'idee della .quale ogni !iagua e ogni gente possiede solo un raggio: Queste sono terre sacre al diritto e all'umànità. Queste sono. l'Elide e la Focide del mondo cristiano; queste,. e non· il tormentato e squallido regno del papa. Per noi l'unico principio che scioglierà tutte siffatte questioni di fatto e di diritto è quello dell'armamento. Solo ammaestrando e ordinando e armando l'ultimo uomo armabile, noi possiamo farci rispettare da nemici e amici. La Svizzera, che non conta nemmeno un quarto d11la popolazione del nostro regrio, ne porge l'esempio evidente; ma nulla vale. Sono a migliaia gli uomini in Italia èhe hanno pii:1caro lo· straniero alleato e fors'anche lo straBiblioteca G,no Bianco

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