Carlo Cattaneo - Terre italiane

51 giubilo dà schiavo nel vede're la libertà svi·zzera in travaglio; come se non fosse inestimabile vantaggio. per !'.Italia potere, con fianco quanto urna- - namente si può sicuro, far fronte in breve spazio sul Mincio e sul Varo; come se l'Italia, potesse aver mai, senza impegno di fortezze, più inviolabile frontiera che le Alpi custodite da un popolo sempre armato; come s'ella potesse. avere altri più valorosi e modesti vicini! E cqsì pur l'Europa intèndesse una volta quanti _tesori e quanto sangue ella avrebbe salvato e salverebbe,. se l'armigera neutralità degli svizzeri venisse, non estesa, io dirò, ma ripe-tuta in Sa v9ia ; e in Tirolo; e in Illiria, fino al Montenegro e alla Grecia. Sarebbe chiuso rer sempre a inumane ambiziQni un campo· di perpetue stragi. Nè allora la Francia potrebbe affettar timore d'essere invasa sul Rodano; nè la Germania potrebbe arrogarsi di difendere il Reno sul!' Adige e sul Po. Se l'Europa vuole avere pace', è duopo dividere i combattenti di questa guerra eterna, è d"uopo alzare fra i cupidi e turbolenti imperii un argine di popoli libe'ri e tranquilli. La dottrina dei versanti e quella della nazionalità sono invocate dalla Francia sul Rodano, e son negate dalla Francia sul Reno; sono invocate e negate dall'Italia sulla Dora ,Baltea, dove il versante è italiano e la lingua francese; e sul!' Alto Adige, doye il versante è italiano e l=lit' 1oteca t:, ,o Em:,cc,

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