Carlo Cattaneo - Terre italiane

44 • Piemonte ha già dato Savoia e Nizza alla Pran• eia; ha dato Venezia all'Austria; avrà dato la Sicilia all'Inghilterra o alla Spagna o alla Russia o a chiunque voglia o possa occupar l'isola e patrocinarla. Chiunque vuole può giocare d'ora inna,nzi ai dadi un pezzo d'Italia. li diritto, dei giuocatori è implicitamente legittimato dal primo Parlamento italiano. Di questo modo, l'istoria d'Italia si farà sempre da capo. Vico avrà ragione; v'è .un circolo nelle cose umane, non un progresso. Chi v.u:~!\'fare l'Italia una, si pone in cammino cominciando a dividerla con un'altra nazione. Chi vuol fare l'Italia, cominc.ia a disfarla. Traviato da una vaga astra1io?e d'unità,, s'accinge a mutilare la patria: Egli oblìa che prima condizione d'unità è l'integrità. Un.a cosa incompleta non è un'unità, ma una frazione. Sar:icito una volta il principio giuridico che il Parlamento ,per date convenienze può da un giorno all'altro alienare una parte d'Italia, vorrei sapere ove l'applicazione di questo principio ha termine. Il sovrano della Francia accampa un diritto di rivendicazion~; e ~i loda di averlo applicato a poco terreno. Non- si rivendica se non ciò che si è già posseduto. Se l'imperio. francese può rivendicare tutto éiò che ha già posseduto in hali~, per verità dimandando le Alpi Marittime qimandò poco terreno. Avrebbe potuto, e quando Biblioteca G,no Branco

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