Carlo Cattaneo - Terre italiane

43 un Etat puissant -tous les passages des Alpes, il éfait de mon devolr pour la sureté de nos - frontières de réclamer les vèrsants français des montagnes. Cette révendicatiÒn d'un terrain de peu d'étendue n'a rien qui doive _alarmer l'Europe >. Se traduciamo queste forme solenni in lingua semplice e piana, esse vengono a dire: " Siccome il nost~o alleato oltre la Lombardia 'prende l'Emilia e la Toscana, così noi prenderemo almeno la Savoia e Nizza.» La Francia lo ha detto. Se 'la Francia lo vuole, la Francia lo può. Adunque il voto che ha dato la Toscana e l'Emilia al Piemonte, involge inevitabilmente il voto che dà Savoia e Nizza alla Francia. E Garibaldi e gli ainici suoi, votando fraternamente per la trionfale annessione della Toscana e dell'Emilia, hanno già votato per l'alienazione della Savoia e di Nizza ! Ma intanto quel voto legittima sull'an'tica terra d'Italia un principio di conquista. Noi non possiamo più dimandare in nome del diritto delle genti che l'Europa sciolga i trattati coi quali assegnò una parte della nostra patria ali' Austria. Se la Francia ha diritto di tenere un piede al di qua del Varo, ogni -altra potenza· può avere altro simile diritto. Pertanto chi diede l'Emilia e la Toscana al

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