Carlo Cattaneo - Terre italiane

42 a Stato quasi ignote e male apprezzate. E perciò poteva forse non aver discaro 'che il drappello d'amici venuto meco a questi lavori risparmiasse o agevolasse loro lo studio d'una particolare questione. Ma l'importuno zelo di malveduti avversatori, avendo provocato a favor mio uno spontaneo e generoso giudizio di popolo, mi trasse non volente sopra una strada che non era nè doveva essere la mia. Io sono nato e lungamente vissuto agli studi; e non alla politica. Inviato al Parlament?, avrei dovuto il 13·aprile \fOtare per l'annessione dell'Emilia e della Toscana. Votare per l'annessione; o rimanere solo in faccia al Parlamento e al popolo e ai più cari amici. Il trattato di Villafranca aveva aggiunéo all'antico un nuovo regno; e nulla gli aveva tolto. Senonchè, posta in disparte la questione suprema e unica dell'armamento nazionale (suprema e unica, perchè da essa tutte le altre dipendono, e senz'essa cadono tutte), le menti, non ancora . ' agguerrite a discernere nelle cose ciò eh~ vera- ' mente decisivo, si sono tosto abbandonate sull'allettevole pendìo delle combinazioni politiche. L'ultima risultanza delle quali si fu che al riaprirsi del corpo legislativo francese si udirono quelle imperiose parole: « En présence de cette trasformation de l'Italie du Nord qui donne à 8iblioteca Gino Bianco -

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