Carlo Cattaneo - Terre italiane

re a lungo in contradizione colla storia di un paese, o meglio questa non potrebbe mettersi in contradizione con quella». Contradizioni di tale natura ve ne hanno non poche in Europa, e forse è tuttà o quasi tutta una contradizione l'ordinamento polit:cò degli stati, e questa contradizione dura, ministre la violenza e l'ingiustizia, ma l'avvenire sa{à ra·gione d'ogni viltà ~ trionfante, d'ogni prepotenza impunita, e sarà ragione suprema, ultima ratio. Anche ,la storia somiglia un torrente che prima "diaccomodarsi in un let· to piano ed eguale preci.pita da burroni e rompe contro i macigni che gli sbarrano ia via,. ma il tor-· rente rumoreggia assai da lontano, e guai a chi si lascia cogliere! Terribile, implacabile è la giustizia della storia, piccolo conforto alle vittime dell'oggi, ma sicuro pegno pe' figli delle vittime ed i figli de' vendicatori. Intanto· la tirannide perde il senno; e l'opuscolo non se ne meraviglia ·ma se ne ral· legra, e scrive: « Che cosa vi parrebbe, se avendo due versanti alpini di taie forma e collocazione relativa, che ·uno di essi avesse i caratteri del clima meridionale e l'altro quelli del clima settentrionale, che sull'uno fruttificassero spontanee le viti e gli olivi e sull'altro gli abeti ed i larici imboscassero il freddo suolo, che cosa vi parrebbe, diciamo, se con arte stolta si volesse invertire quello che ha fatto la natura, se si spian- · !assero dal1'11naparte i larici e gli abeti per imCATTANP,O BibliotecaG,.,QBanco

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