Carlo Cattaneo - Terre italiane

sponde, bassa ed'lrnportuosa l'una, l'altra per così dire coronata d'isole, di scogli, di canali, e ricca di- porti, facilmente si accorge che nei tempi della prima-civiltà, conquistatrice e colonizzatrice ad un tempo, la sponda orientale doveva appartenere alla grande µazione italica, come la storia lo prova, e come le magnifiche rovine di Salqna, dove il palazzo di Diocleziano forma per così dire la città. di Spalato, lo indicano tuttora. Si spiega fa. cilmente altresì, che ·nella seconda fase della ci· viltà, in quella della colonizzazione commerciale, la penisola italica dovesse lasciare sulla sponda orientale le traccie della sua azione:- e qÙindi l'acconsentito'e rimpianto dominio di Venezia sopra le coste e le isole dalmatiche, la spontanea italianizzazione degli abitanti di q_uelpaese, operata piuttosto dal commercio che non dal governo, e la permanenza della lingua italiana co· me lingua.Ai coltura su tutte le coste, a malgrado della repubblica slava di Ragusa, e degli stranieri dominii di poi, e soprattutto della ten· tata germanizzazione per parte dell'Austria ». La germanizzazione era impossibile. Ogni terra possiede un orizzonte. È il cielo della patria, e quando la patria è quasi coperta e cancellata dal nume· ro dei nemici, allora noi la veggiamo splendida e raggiante lassù, e; affissandola, le giuriamo e le serbiamo la fedeltà de' nostri cuori. . • La geografia naturale non eotrebbe duraBiblioteca Gmo 81°,co

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