Carlo Cattaneo - Terre italiane

29 battenti per l'unità d'Italia auguri e voti. Quando un grido d'ira o di pietà, quando uno scongiuro od un'\ invocazione escono dal petto di un popolo schiavo, dal petto rotto dalle battiture, o·ppresso dalle angoscie, · indebolito dagli stenti, quando questa voce e questo grido, invano soffocati da manigoldi, giungono alle orecchie de' fratelli liberi, sarebbe delitto di non porgervi l'attenzio· ne di tutta quanta l'anima. Ma' ecço co~ quanta schietta e co_raggiosa energia gli emigrati triestini ed istriani si dicono italiani:' è ben italiano codesto linguaggio:. « Non si può pretendere che noi rinunciamo alla nostra parte di patimenti e ·di sacrificii per la causa nazionale. Non si può pretendere che noi piit del Veneto, più del Lombardo, più del Toscano, più del Romano, o di qualunque altro italiano, rinunciamo alla nostra individualità nazionale. Anzi, ·senza un suicidio morale, noi non potremmo a meno di affermare ad ogni costo la . nostra essenza e natura di italiani. Non potremmo a meno di affermare il nostro diritto e la nostra volontà di appartenere all'Italia. Lo dob- _biamoa noi stessi, lo dobbiamò ai figli nostri, i quali avrèbbero tutta la ragione di rimprove· rarci, _se trascurassimo questo nostro" dovere a loro riguardo. Cessare per essi dalla testimonianza paterna del nome e dell'origine, sarebbe . lo ste~so che un padre trascurasse la legittimaBiblioteca G,no Bianco

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