Carlo Cattaneo - Terre italiane

t) aveva certo raggiunto la egeltlonia civile; così il nuovo stato unitario ebbeuna legislazioneirzfe- . riore a quella che ànteriormlnte esisteva; e,peggio ancora, nell'accentramentastatale si uccise ogni libertà « in quanto i moltepliciconsigli legislativi e i poteri amministrativi.di varia origine sono . necessariacondizione di vera libertà». Oggi quell'errorenon deve ripetersiper Trento e per l'Istria; noi dobbiamo . volere che la unione di quelle terre italianeallapatria non segni per esse un regressonel campo legislativo e nelle pub/Jliche libertà:noi dobbiamovolere,come avviament.o al risorgeredelle autonoinieregionalie comunali, che alle nuove provincie - redente dal sacrificio dei soldati del Carso e del Grappa,e dall'eroica immolazione di Cesare Battisti e di Nazario Sau- · ro - sia risparmiata la oppressione della insipiente burocraziaromanae dellaparassitariaplutocrazia, alla prima collegata da sald_issimivincoli ideologicie materiali. L'accentramentoburocraticol,a unifotmità legislativa, la rigida organizzazione dei partiti, le grandi Banche, le aziende industriali controllate e le Federazioni di mestierecon comitaticentrali, ·che emanano ordini di battagliaall'insaputadelle loro leghe, hanno fatto perdere a noi italiani il senso e l'orgoglio della libertà, dell'autonomia oersonale e locale, assoggettandocia una serie di dittature. A questo indirizzo, che • livellan81b ioteca G,10 Banco

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