Carlo Boncompagni di Mombello - Il ministero Rattazzi e il parlamento

52 maggioranz~ che voleva l'unilà della nazione con la monarchia costituzionale informata ai principii che stanno inscritli nello statuto: cotesta maggioranza aveva aderito risolutamente alla politica del conte di Cavour, aderiva al barone Ricasoli meno risolutamente , perchè dubitava che la sua amministrazione quale si trovava composta non fosse in grado di far prevalere la politica che era stata iuiztata dal suo predcce$SOre, ma pure vi aderiva. 11 bar. Ricasoli dal canto suo deponeva la carica~ per la causa addotta da esso, certo, vera, forse non unic(l, di non sentirsi abbastanza appoggiato dal Parlamento. Fu nominata la nnova amministrazione, ebbe il suo nucleo negli on. Rattazzi e Depretis. Il primo rappresentava quel terzo partito poco numeroso che non si associava nè alla maggiorC~nza la quale appoggiava il ministero, nè ai suoi oppositori. Il secondo rappresentava l'opposizione che aveva sempre contrastato alla politica del conte di Cavour e che si accostava al partito <l 'azione. Fu così un ministero di coalizione , la cui formazione simboleggiava l' appoggio che il governo cercava dal generdle Garibaldi. Non era quello che la ·lì Jggioranza avrebbe designalo. Non era quello che sarebbe stato proposto alla corona, se i per.,onaggi chiamati a consigliarla avessero tenuto conto più che d'altro delle opinioni prevalenti nel Parlamento. La maggioranza che lo appoggiò non fn più quella che infino allora aveva sostenuto i ministri del re, ma si compose di una parte di questa, la quale " aspettando gli atti del ministero deli-

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