Ettore Vollo - Maurizio Quadrio

- 92 - ribaldi, a scongiurare la tragedia o la farsa ch'egli, nella sua infallibile induzione, an tivedeva. - Il principato voler esimersi ad ogni costo dal compiere l ' unificazione d' Italia, e perciò appunto deliberato ad altmversare il cammino dei volenterosi. - Ma non fu ascoltato. A Catania il vento agitò un'altl·a volla la bandiera • Italia e Vittorio Emanuele • e il sublime illuso - come lo chiama Aurelio Saffi - s' incamminò ad Aspromonte, che i moderni farisei macchinavano ribattezzare in nuçvo Golgota. Il dramma, com' è noto, si svol s.e rap:damente, incalzato alle ~ pall e dalla l og ica,. pilt inesorabile' d~! fato greco . Ai 3 d'agosto l'Italia es terrefatta apprendeva che il sangue rli Garibaldi, per opera di un moschetto regio, aY eva ba!Jnato la terra i taliana. ~·!aurizio Quadrio ch e, malgrado il pr·ofondo dissenso, ama'"i di vivo affetto quel geooroso, parteéipò, con tutta l' anima sua, al cordoglio che invase aJ]ora og ni cit\à, ogni borgo della penisola. Con parola ' •ibranlo di dolore, egli denunciò alla nazione i deli nquenti e distese l a responsabilità della tragedi a ucfan da giù_g'iù pe.r:. tntti , i gra~i, fino , fili' ultimo ber! aglier~

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