Ettore Vollo - Maurizio Quadrio

-91 - - 62 i preparativi erano ben !ungi ancora dall' approdare alla fine. A tale appunto erano l e cose, quando improvvisamente, verso la metà di quel maggio, Garibaldi del iberò di operare, e di ope1·a.-e sul Veneto. Chi o cosa lo spingesse a consiglio tallto avventalo 'è mi stero impenetrabil e, dacchè i documenti, dai quali sarebbe scaturita una larga onda di luce, dopo la morte del generale, f!lrono trafugati, forse venduti a un tanto la riga. - Avemmo Sarnico, miserabile amalgama di comico e di tragico, di buona fede da pa-rte del nizzarrlo e di fede greca da parte del governo. Tuttavia Sarnico non ebbe virtù di ammaestramento alcuno sull' animo di Garibaldi, che anzi - vie più deliberato a fa re di conserva colla monarchia e a paese impreparato - drizzò un'altra volta lo sguardo alla questione romana, e, nel giugno successivo, comparve d'un tratto a Palermo. Di qui man·dò il grido di battagli a in nome di Roma. Fatalmente egli s'avviava ad un secondo Sarnico, nel qual e però i tratti del ridicolo dovevano annegare e sparire sotto la fosca e larga tetraggine del misfatto. Dall'Unità italiana Quadrio levava alta la voce a dissipare la caligine dagli occhi di Ga-

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