Ettore Vollo - Maurizio Quadrio

- 93 - <lelf esercito che non aveva cansato la stmge fratricida. Furono scudisciato , Yerberanti in piena faccia l"Istituzione, gli articoli pubblicati in quei giorni da1I'Unilà italiana, punzon i roventi che marcavano no te d' in famia sulla franto dei nuovi Caini. E non è a dirsi come acute. si levasse ro le strida dei percossi fra quei Marnmaldi . S'aperse una vera o prop ria lizza, e , contro i l campo tenuto da Quadrio, valorosa- , mente coadi uvato da Brusco·Onnis~ scesero a sciami i cavalieri erranti, dai pennoncelli e dalle ciarpe azzurre, cogli scudi inquartati di baratt éria e di croci bianche io fo ndo rosso. Combatte ,,ano a difesa del così detto p alladio nazionale, del sancta sa11cl&rUm: dell' esercito. Buon per loro che si combatteva ad armi cortesi, su per i gio rnali: poichè lo bo tte toccato dai prod i furono parecchie e meglio assestato. Nettamente separati da costoro, ma. pur tuttavia nella stessa emergenza e per la stos:m ragione, COJ'sero altJ·esì sfi do vere e pcoprie giltale dai signori Bizzoni e Visconti-Venosta. Diciamone qua1che cosa. Quando iL dup1ice cartello pervenne negli uffici deii'Unuà · ilaliana, Quadrio si t ovaya a GenoYa, e ne ebbe av~iso telegrafico.

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