Ettore Vollo - Maurizio Quadrio

- 72 - trame di Luigi Bonaparte. L'intrepido giornale divulgava i più riposti segreti di stato, commentandone l e arti valpine; rivelava la mentita italianità del governo sardo; . rammentava al popolo i suoi martiri e i suoi doveri, e gittava all 'Italia quotidianamente il grido dell'insurrezione. Contro di esso si scatenò tutta l'aperta rabb ia del governo francese e l'ipocrita lividore di quello piemontese. Talchè, quando lo scoppio delle bombe avventate da Felice Orsini contro l'uomo de l 2 dicembre, provocò vie più accanita la reazione europea, l'ambasciatore di Bonaparte in Torino domandò a Oavom· la soppressione del molesto periodico, l'rasentando un di spaccio nel quale l'esistenza dell'Italia del po-polo era qualificata U Jt continu o oltraggio alla coscienza pubblica~ e si conehiudeva: « P ochi giorni sono questo giornale~ fedele al suo ufficio infame, non ha temuto di aprire l e sue colonn e ad uno scritto di Mazzini, diretto ad indicare ai demagoghi italiani, i modi di comportarsi in previsione dell'attantato del 14 gennaio.» E Cavour diè incaricJ al R. Fisco di compier e la imperiale volontà. Fu una guerra a coltello: sequestri non interrotti, arresto preventivo dei ge1·enti, invasioni di birri che mettevano sossopra gl i uffici

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