Ettore Vollo - Maurizio Quadrio

- 42 - la capitolazione e, con fed e r egia, so]('nnemente giurando peL' i suoi fig l ioli d~ difendere Milano fino agli es tremi. E la città depose le armi, disfece le ba rri cate e attese che il r e combattesse per lei. L'espiazione piombò fulminea, poichè Carlo Alberto di nottetempo si ritrasse in fuga meditata, abbandonando agli Austriaci Milano inerme. Povera tradita ! La maledizione che lanciasti in quegli istanti fu raccolta dalla dea giustizia, e non corsero due anni che il Savo - iarclo di rimorsi giallo, perduta la corona, mo - riva di crepacuore in terra straniera. E noi , sovra il suo capo, gittiamo il grido di Brancaleone alla di sfida di Barletta: - Cos\ vadano i traditori rinnegati! La storia ricorda il proditorio assa.<;siUlO di Milano laconicamente, così: Armistizio di Salasco. - Ma quelle brevi parol e risplendetter o di luce subita e tetra nella mente di Maurizio Quadrio. Egl i vide di quanto momento fosse l 'inserzione dell'el emento regio n e1la causa popolare, perocchè gli avvenimenti si svolgano concatenati, ·l'uno dall'altro, come i raziocini di un sorite nella logica, come l e conseguenze

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