Ettore Vollo - Maurizio Quadrio

-12-l - ciance, ma perchè essi valgono a meglio lumeg: giare quel forte profilo. Il suo amore per Mazzini era ! enza l imiti; gua i a chi lo aYesse appena guardato di sbieco in sua presenza non che offeso ! - A Ginevra egl i abitò con lui nell' Mlel de Genéve, mentre accorreYano gli emigrati dopo i ro,resci del Lombardo-Veneto, sollecitando soccorsi: e, come è noto, tra quelli si mischiava qualche pseudopatriota, fuggito nella lib~ra SYizzera, alla pena di de1i tti comuni. 1\fazzini che, col suo tatto fioi ssimo, dbcerneYa alla prima occhiata il laglio dal gl'ano, si schermiva, cor tesemente, com' era sua natura, dalle rich ieste di questi ultimi. Pure YO ne fu uno tmcostoro , che al la insistenza delle domande aggiunse il Yillano inSolentire di sciocch e più che calunniose parole contro Mazzi ni. Ma non potè compire la frase, poiehè Qud ri o, presente, e già colmo d' impazienza, a qu esto pimto balzò contro di lu i con Yiso e con atti tanto minacciosi, che il tristo se la di ede a gambe, ruzzolando giù per le sca-le, .sempre incalzato dal fi ero Valtellinose , che, non 'potendo raggiungerlo, gli scaraventò di etro una lu c~rna capitatagli fra mano. In quella furia, il proiettil e infelicemente non colse al bersaglio, ma, in quella vecP, investì

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