Ettore Vollo - Maurizio Quadrio

- 122 -- minimo sforzo - dicera in una lettera del dicembre 75 - sia mo,·endomi, sia scrivendo, l eggPndo o parlando, mi ~possa e mi dà affanno non poco, essendo la re~pirazione pei bronch i resa difficile. .,. E compì lo scritto alla vigilia ùella sua morte. In mezzo alle sofferenze di quegli incomodi, egli si mantenne sempre .calmo, spesso ilare, confortato da quel ti epido ambiento d"affetto, che era per lui casa Nathan. ' Un aneddoto circa le sue consuetudini famigliari. - Colti ssimo com'era, Quatlrio modestamente soleva celare le doti del suo spirito. Un giorno, sedendo a tavola insieme ad alcunj ospiti dei ~athan, a Narratone, Bertani, Raffaello Patroni e la m.oglie, sposa di recente, il P atroni gli di 'ise: - So che voi parlate bene il }Jolacco. - Ah, si.. . sarebbe una bella cosa padare bene il pola':CO, - risposeQuadrio, e stri ngendosi n ell e spalle, aggiungeva - ma io so appena 1eggerlo stentatanunte. - Tuttavia in Polonia dirige\•ate un giornale - osservò Narratone. E il buon vecchio, chinatosegli all'orecchio, sorridendo gli sussurrava, però - un po' sordo per gli anni, com'era - non tanto sommesso che gli astanti non l'u 11i s~e ro chiaramente:

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==