Ettore Vollo - Maurizio Quadrio

- 109 - prussiana~ e il gabinetto italiano volgeva la su~:~. opera t enebrosa a sospinge'l·e la nazione in campo, al fian co di Luigi Bonaparte - rinunciando così un'altra volta e definiti vamente a Roma, e abbracciando quella bandi era che portava scritto il 2 dicembre e che significava dispoti smo e corruzione . Trama siffatia s'andava svolgendo impudentemente al chiaro sol e, e già un principe di casa Bonaparte (i l burattinesco Plon -plon) scendeva a conchiudere i 1mtti. Urgeva oper!lre per la sah•ezza dell'unità per l'onore italiano, per Roma, per la libertà. E, poichè in quel torno una deputazione di Sicilia era venuta ad offrire l'iniziativa dell'isola generosa, Mazzini deliberò di gittare la scintllla nel Mezzogiorno. Verso la metà d'agosto, infatti, egli lasc iava a Genova uri. proclama da pubblir.arsi qualche giorno appresso. - Io sono in Sicilia , dbeva, per iniziare la rivoluzione. Voi secondate. - E, in compagnia del patriota G. C. si poneva in viaggio per Napoli, divisando, appena giunto colà, di imbarcarsi alla volta di Pal ermo. A Palermo tutto era pronto per la sollevazione: condottiero delle schier e popolari un cotale Wolf, pr ussiano , che aveva militato sotto gH ordini di Garibaldi nel 60.

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