Le feste del popolo romano ... in onore dell'amantissimo sovrano Pio IX

-7Lclla c stupenda cosa fu , pe1· chi gunrduva dall'alto del colle, vedere la gran discesa del Quirinale grémita d' innumerevoli persone , c innondata da t~nto numero di fa ci ardenti , do ricordare que'fiwni di lava che si precipitano per la china dell'Etna, quando spinge i sol.terranei fuochi verso il ciclo. E quella moltitudine, quelle foci vennero scorrendo la città tra gli evviva, trn' ~n ti, tra gli applausi, con ordine mirabile, finchè si dissipava, non però avanti che l'alba si mostrasse: cosi ebte fine il festeggiare del primo giorno. Il dì seguente , 18 luglio, il racconto di quanto era accaduto nella scorsa notte scaldava le menti , cd incitava gli animi a cose maggiori. Di altro non ero discorso nelle case, per le piazze ; lungo le vie, ne' pubblici ritrovi , se non che delle solenni dimostrazioni di contento, date nella scorsa notte dal popolo romano: le lodi di esso suonavano in ogni bocca strani era; se ne levavano a cielo la magnanimità , la p1·entczza a ben fare , la lcmperauza e modestia nell' impeto 'd' una gioia senza freno. La carità romana frattanto studiava i · modi di rendersi utile, là dove il bisogno il chiedesse; nè penava troppo a trovarli, c lutti splendidi, acconci, c tali, che , chiunque avesse a gustarne, il potrebbe fare piuaosto con orgoglio, che non senza vergogna. Inoltre anddvano attorno parole di · e(er·- nare la memoria del dì 17 luglio 1846 con monumenti durevoli; quindi si proponevano medaglie, s tatue: divi samenti che, confom1c sperasi , ordinali in seguito da più maturo consiglio, c approvati da superiore permesso, non mancheranno d'essere mandati ad effetto. In questi e simili discorsi trascorreva l' intero giorno. Al sopravvenir della notte, eccoti la città tutta quanta illuminata vagamente, c ciò per un moto spontaneo cd universale. Tutto questo, quaulunque fosse molto, pure non poteva bastare. Circa le ore due della notte la vasta pianura in vetta al Quirinalc era già coperta da innumerevole popolo. A quando a quando vi pervenivano nuove schiere precedute da bianeÌJC insegne, scritlovi 11 motto , VJVA Pro IX , e circonda te da faci accese: si attclavano in faccia al palazzo pontificale , e di mano in mano che altre venivano giungendo, pure con bandiere e fiaccole, si univano alle prime venute. na ul - t imo si udiva un suono lon~auo di musicali str·umcnti , misto a lie te

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