Le feste del popolo romano ... in onore dell'amantissimo sovrano Pio IX

-GMentre questa scena di riconoscente affetto • •·eva luogo in vetta ol Quirinale, Romo tutta s i levava mumvigl iatn ul gritlo de lla grande no•·ella che, di bocca in bocca passando, risuona\•a negli angoli più rimoti di essa. In meno che non si direbbe, una folla immenso di eletto popolo, con faci accese, salisce frettoloso al Quirinale, che in breYc rimane per intero · occupnto. Gli applausi, gli cniva ferivano t'aria, e jl suono s~ ne udiva o gran dist~nza: tutti poi si unhnno in un sol grido, domomlando di essere benedetti. Suonava l'or:> prima di notte, c il Pontefice, rendendosi volonteroso alle istanze d'un popolo governato dall'amore e dalla g<11titudine, tornavo a mostrarsi sullo loggia, c In bcnetlizione del Padre scendeva nuovamente su molte migliaia di flgliuoli, prostrati innanzi al capo ' 'isibile dello Chiesa cattolico. Dopo ciò partivo ciascuno dul luogo giubi lando , c il proprio gaudio trnsfondc;•a in quelli che non si erano trovati presenti al tenero e sublime spettacolo. A questo modo si svegliava più che mai il desiderio d'entrare a parte di quel riubilo che gli altri rallegrayo, sfogando O!lpicno i sensi d' ftmmirozionc , di rispetto c di riconoscenza che ormai signoreggiavano tutti i cuori. Le vie principal i che menano ol Quirinule risplendono nuovamente d' innumercYoli fiaccole, die tro le quali si stende una immenso mol titudine, che giunge in breve al desiderato colle. In questa, ivi si odono suoni lietissimi, procedenti verso il palazzo: cm uoa eletta di giovani che con se conducevo una bondo musicale, seguit.1 da nuove turbc di persone. Allom si che lo stcnninatn piana parve angusta ad un popolo cbe, senza dar nell'esagerato, sommavo forse a trenta migliaia di cittadini d' ogni grado, d 'ogni età, d'ogni sesso, compresi tutti dn un solo desiderio, tutti sfa~ illanti d'uno medesima gioit~. Le tre ore di notte erano suonate do poco, e le grido altissime di tante genti assordavano l' acre: ehicdevan.esse di vedere il Pontefice, e r icevcrne la benedizione paterno. E il Pontefice , per la terza volta, comparve sulla loggia del palazzo, più che mai intenerito, c replicate volte benediceva il popolo che ormai non conosce,•o limiti nel mostrnre con ogni maniern d'espressione lo proprio felicità. Appagnto del suo desiderio, (tue! popolo, a un cenno del Sovrano, \ UOta prontamente la piazza, mescendo ai suoni festosi degl' istnnncoti altissime acclamaz ioni . E

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