Le feste del popolo romano ... in onore dell'amantissimo sovrano Pio IX

-SOuna spiegazione chint'8 , rppurc ~iascuno vi coopera scu.a 11uasi nv· ,·cdersene. Nel di 26 dicemlwc t•icorre la vigi,lia di S. Giovanni; di quel snn· to npostolo dal , 1ualc si noma il sommo nosii'O ì\Jomn·ca. l sudditi, che oggi col loro Sovrano formano una fumiglia di padre c figli, vollero felicitargli in ~uelln ricorre tua il ritorno, continualo per cento \Oitc, di <1uclla fausta solennità. Gentilissimo pensiero, che mostrò abbastanza quanta sonvità d' afTelli rncehiU<la nel cuore il generoso popolo romano. Unn società di giovani, i quali si son proposti di promoverc tutto ciò <'he pub ridondarc in b.!ne della patl'ia, cd in onore del più glo- •·ioso t li lulti i monarchi, ideò a tal uopo di rngunarsi nella IIIU(tllilica riazza del Popolo, c di quinci partirsi con dci suoni c delle faci.- E.ra di fallo sull' oscurarsi del giorno, o già cento c cento s.' hicrc di ctUadini accorrevano al gt·adilo convegno: nè il ciclo seut•o e piovoso, nè le strade malagevoli, n è il vento che spirava impc· luoso, polet·ono raltcnut·c •1uella molti tudine magnanimamente en· tusiasmnta. La oonda musicale dell 'istituto di Terrnini, accolt.asi in vicinanza del grande obclisco, suonava festosissimi motivi, mule invitare il llOllOio a muovere inverso quelln parte: c quivi v'era un carro pieno di faci , destinato a fornirne chiunque ne richiedesse. Quando cento e cento lumi rischiumrono quel cielo tenebroso, i gio\ani promotori fecero avviat·c la hauda con passo lento c militare; e dietro quella fu visto il popolo schierat•si in file di dicci o dodici ciascuna, e SCtTarsi ordinatamente, e pt•occdcre con una ll'8ll· quiltità e dignità indescrivibilc. A grado a grado che avanza•·ano , nuovi drappelli c nuo\'e faci s'aggiungevano alle prime, c col maggior inc~rl)Orarsi tlcl popolo, pareva si ncct·cscesse l' ot·dinc c In fratellanza, tanto che non udivi un nppl11uso, un gt•ido, un mollo che non fosse inlet•t•otlo da oltre voci che dicevano: La fes ta non 1i deve far qui, ma al QuirinaJe; dunque :ilio! Lungo la bella strada del Corso, lutti gli abitanti miset•o i lumi alle fcnestre, in segno che anch'essi pat·tecipavano di quella gentile manifestazione di popolo. Nella prima fila in mezzo ai bravi e buoni llOilOiani fu visto il duca di Brar,ciano O. Mat•ino Torlonin, il <1unle,

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==