Le feste del popolo romano ... in onore dell'amantissimo sovrano Pio IX

U, 26 DiéEMBRE t 846 A voi, gio1•inetti, sui quali sono fondate le più care spernnze della nostra putria, a voi che , educati alla scuola delle virtù cittadine, dovete crescere e matm·arvi n~l santo pensiero della vera gl01•ia, a voi che vedeste nell' aurot·a della vostra vita spuntare un sole che non potrà più oscura•·si ; a voi, dico , appartiene l'esempio di queste generose manifestazioni di gioia, dimostt·ate eroicamente da un popolo , il quale, ri sorto all'amore della feli cità nazionale, vi scg•m le prime traccic del bene, c vi addita la meta che dovete raggiunge•·c. - Aprili: il cuore alla gioia, e pieni di fiducia in un avvcnit•c gt·ande che non può mancat'C alla patria vostra, imprimete nella gio1•ine memoria questi magnanimi fatti, per ripeterli quindi nella potente maturità. Un popolo generosamente beneficato da un ottimo Sovrano, non si stanca mai d'esser grato del beneficio che riceve, c vorrebbe, se gli fosse dato, innalzare al ciclo l' angelico benefattore: quindi non è maraviglia se nelle espressioni della sua ri conoscenza serba ordine, unione c pace: no, non è maraviglia, pcrchè la gratitudine è Utl umoa·e, c pcrchè l'amore è armonia. Le 11·e feste glor iose dell'amnistia, la solennità sorprendente del dì 8 settembre dell' anno scorso, e la decorosa funzione del possesso, c tutte le altre feste popolal'i non possono stare al confronto di queste due Ultime : C CiÒ. pcrchè Si è animato mot•ahnente fm SO\•rano c popolo una specie di linguaggio, del quale nessuno saprebbe dat•e

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