Le feste del popolo romano ... in onore dell'amantissimo sovrano Pio IX

-28tuonare per la terza volta le sue orl iglicric, alle quali l'i spontlc· vano <1ucllc ""C all' uopo cmno state ll·ascinutc sulla piar.za latera· ncnsc: ma, e suoni c rimbombo di m·tiglierie rimanevano superati dalle grida d' esulwnza della st<·roninaUl moltitudine. Compiuta cosi la solenne cercmonia, il Pontefice, spogliatos i le vesti sacre, si ripose in carrozza, uscendo per la porta prineipalc del patriarchlo. Quindi rimbombando nuovamente il cannone, tra le armonie musicali e il suonar delle campane, ripigliava la vio per cui era venuto, c si resti tuiva al Quirinalc , col medesimo corteggio , ma seguito di più da tutte le milizie a piedi c a cavallo, che assistettero all' otto del solenne possesso, e dai cannoJ;Ji, condotti dagli arti · glieri. Il r itorno al Quirinale fu pel Pontefice un trionfo continuo. Gli evviva, gli applausi, il piover su lui dc' fiori fu pari , cd anche maggior·e , di quando poco prima, rccavnsi al La torano. Come appena egli fu entrato nel suo palaz1.o, il colle rimase ingombro da irrnumerevole moltitudine. Dn ogni lato s i levavano al ciclo gri da sonore, chiedenti benedizione. Volonteroso accorreva il Santo Padre sulla gran loggia, e colle lagrime agli occhi, nel più fervente cccesso d'amor paterno benediceva i suoi figli. Cosi il popolo romano mostrava , ch' egli , conservando la magnanimi t:\ dci suo i maggior i , ne ha da se allontanato i difetti, e che oggi torna bugiarda la sen· tcnza di Tacito, Breve•, et infaustos populi r omani amores.

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==