Paolo Costa - Dell'arte poetica

QlJARTO 47 D., episodi , e di belle finzioni Splendida potrai farla , e fuggirai Il hiasmo che oscurò Silvio e Lucano Magri storici ignudi , che , abbracciando Troppo vasta materia , dieder bando A quei fregi che avrian fatta la mole Del lor volume smisurata e grave. Il poema sia tal che gl' intelletti Scorgan le parti sue senza fatica , Come l' occhio le scorge in ogni tela Dal èlivin Raffaello istor1ata. Sienvi guidati i casi o finti o veri Come li guida la natura_, ed onta Non facciano a quel ver , che dalla tromba Della fama si spande. Non dirai ~froia vittrice , e vinte Argo e Micene , E in Campidoglio Marco Tullio ucciso; (1) Percl1è, tolta l ' i storia , a ,~ il cadrebbe La fa vola , la qual piglia dal vero L ' aspetto illustre ~ onde alle genti è carao Dal pensier dell'Eterno il mondo. uscia E in un col mondo la bellezza , imag9 Divina, e forma vari.ata ed una. In lei maravigliando il guardo affisse L' arte , e il vero imitò. Nel suo proposto Salda ella resti , e in tutte le favelle Andrà cara e lodata infin che luca La ragione alle menti, agli occhi il sole. '

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==